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Ecco cosa è chiuso in città

L'appello del sindaco
«Seguite le regole
del Ministero»

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In Bra con la mascherina protettiva (Marchiori)
In Bra con la mascherina protettiva (Marchiori)
In Bra con la mascherina protettiva (Marchiori)
In Bra con la mascherina protettiva (Marchiori)

«La salute dei cittadini viene prima di qualsiasi cosa - ha detto il sindaco Federico Sboarina -. L'ordinanza regionale ha il preciso scopo di tutelare l’incolumità di tutti i veneti. Per quanto riguarda i veronesi già da domenica pomeriggio sono al lavoro per coordinare gli interventi necessari alla nostra città. L’obiettivo del provvedimento è di azzerare il più possibile le occasioni di contagio. Non c'è alcun allarme, lo ripeto ai veronesi e li invito a leggere il decalogo del Ministero e attenersi a quelle indicazioni. Sono più che sufficienti le normali regole di igiene simili a quelle che si adottano con i picchi di influenza. Non è facile, lo so, perché quando si vedono misure straordinarie si pensa sempre al peggio».

 

Gli uffici comunali hanno assicurato il servizio, ma per evitare assembramenti all’anagrafe sono stati distanziati gli sportelli aperti ed è stato portato ad almeno un metro (come previsto dal protocollo sanitario) lo spazio tra i cittadini e i dipendenti, quando non ci sono vetri a separare le postazioni. Gli uffici saranno provvisti di gel disinfettante per le mani e, i dipendenti che lo chiederanno, saranno dotati di mascherina. Da stamattina, i numeri di telefono del Comune, e in particolare quelli dell’Urp, hanno risposto alle molte domande e alle richieste di chiarimenti da parte dei cittadini. Soprattutto l’Urp e la centrale operativa della Polizia locale sono stati presi di mira con un aumento del 50% delle chiamate.

 

Le misure straordinarie adottate dal Comune di Verona stabiliscono, fino al 1° marzo, la sospensione di tutte le attività negli impianti sportivi comunali, campi da calcio, piscine e palazzetti. Rimarranno chiusi, fino alla stessa data, i musei e i monumenti, Arena compresa, le biblioteche e i centri di lettura e saranno interrotte tutte le mostre e gli eventi in corso, compresa l’attività dell’Università dell’Educazione Permanente. Rimarrà chiusa anche la Gran Guardia e la mostra dedicata a Giacometti.

 

Il Comune ha annullato tutte le iniziative di qualsiasi natura che si tengono negli immobili comunali e su suolo o area comunale, così come per quanto riguarda i servizi sociali sono sospese le attività dei Centri Diurni, Centri per Anziani Protagonisti, Centri Aperti e Spazio Famiglie.

 

Rimarranno chiusi, sempre fino al 1° marzo, i servizi per l’infanzia e strutture similari e sono sospese le attività dei centri di aggregazione giovanile e le attività educative.

 

Sono assicurate, invece, le celebrazioni dei matrimoni civili che potranno avvenire nelle sedi previste, ma con la sola presenza del celebrante ufficiale, degli sposi e dei testimoni.

 

Il Teatro Camploy ha sospeso le attività, tra cui lo spettacolo «Callas» in programma venerdì 28 febbraio all’interno della rassegna L’Altro Teatro. Nei prossimi giorni seguiranno comunicazioni circa il recupero delle serate e le formule e le modalità di rimborso dei biglietti. Annullate anche le proiezioni del festival cinematografico «Schermi d’Amore».

 

La Protezione Civile sta attrezzando i due ospedali cittadini con le apposite tende pressurizzate come richiesto dall’Azienda ospedaliera. Il sindaco ha disposto apposite pattuglie di agenti per notificare l’ordinanza di chiusura straordinaria alle circa 14 discoteche e locali notturni presenti in città.

 

Sono attivi il numero verde regionale 800. 462340 per informazioni su infezioni da Coronavirus e, in caso di dubbi o sospetti, il 1500.

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