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CAMMINATORI NON PER CASO

Irene Pianezzola e Luciano Morandin, in due macinando chilometri dalla Sicilia all’isola La Palma

Irene e Luciano durante una tappa del viaggio a piedi in Sicilia
Irene e Luciano durante una tappa del viaggio a piedi in Sicilia
Irene e Luciano con l'Etna sullo sfondo
Irene e Luciano con l'Etna sullo sfondo

Attraversare la Sicilia...a piedi. Oltre 670 chilometri di distanza coperta in 23 giorni, con 16mila metri di dislivello, tutti percorsi sulle proprie gambe. E questa è solo l’ultima delle fatiche di Irene Pianezzola, trentottenne di Borgo Roma, e dal suo compagno Luciano Morandin, 46 anni, di Orsago, in provincia di Treviso, uniti da questa grande passione per i viaggi e per lo sport.


Dal 2018, quando si sono conosciuti in occasione di un trekking a Madeira in Portogallo, hanno coltivato questa modalità di viaggio «on the road», battendo strade di montagna, pendici di vulcani in eruzione, scoprendo paesini sperduti in mezzo alla campagna, ammirando incantevoli panorami sull’orizzonte del mare.


La prima esperienza pianificata insieme è stata la costiera amalfitana, da Castellammare di Stabia a Salerno, nella primavera del 2019: 230 chilometri, tutti rigorosamente a piedi e con un dislivello di 11mila metri, in otto giorni. Qualche mese più tardi, nell’estate del 2019, Irene e Luciano hanno proseguito il tragitto interrotto e da Salerno, in Campania, e sono partiti alla volta di Santa Maria di Leuca, punta estrema a sud della Puglia: 615 chilometri, percorsi sulle proprie gambe, con 10mila metri di dislivello, in 18 giorni.

A Capodanno 2020 la coppia è volata alle Canarie, ma senza alcun intento di passare ore di relax tra lettino e piscina: in otto giorni i due veneti hanno attraversato tutta l’isola di La Palma a piedi, per un totale di 160 chilometri. E ancora. Nell’estate del 2020, il Covid non ha impedito a Irene e Luciano di rilanciarsi in una delle loro avventure alla scoperta dei territori tra l’Abruzzo, il Molise e il Gargano: partendo da Pescara sono arrivati fino a Manfredonia, in Puglia, per la bellezza di 400 chilometri in 15 giorni, con 10mila metri di dislivello. Fino all’ultima grande impresa, l’attraversata della Sicilia, la scorsa estate: da Catania a Trapani, con escursioni sull’isole Egadi, a Favignana e Marettimo. Il viaggio più lungo: 670 chilometri in 23 giorni.

Irene e Luciano con l'Etna sullo sfondo
Irene e Luciano con l'Etna sullo sfondo


«Ogni tratta percorsa in bici, in auto o a piedi, con mezzi di diversi, permette di vedere cose diverse», spiega la viaggiatrice veronese, di professione commerciale in una grande multinazionale, nonché iscritta al gruppo sportivo «I Fastidiosi». «Camminare con lo zaino in spalla ti fa sentire non un turista ma un viaggiatore, ti fa vivere tutto in modo più lento, assaporando i dettagli, e anche l’accoglienza che ti riservano le persone del posto è diversa, molto più calorosa». Questo è ciò che spinge la coppia a superare la fatica e rimettersi ogni volta in cammino. «Ci piace pianificare i percorsi da casa, ma poi ci lasciamo anche guidare dai consigli delle persone che incontriamo lungo la via: Google dà delle distanze, ma poi si fanno sempre mille deviazioni», continua Irene.

Circa 16mila metri di salita durante l’avventura in Sicilia
Circa 16mila metri di salita durante l’avventura in Sicilia

 

«In questi anni abbiamo creato relazioni che durano tuttora e tutti ormai ci chiedono curiosi dove sarà il prossimo viaggio. Non avevamo profili social e li abbiamo creati perché c’era chi ci chiedeva di poter vedere le nostre foto, per viaggiare attraverso i nostri viaggi, e questo ci dà la forza e la grinta per continuare».


Tutti i trekking di Irene e Luciano sono documentati sul canale Youtube (walk_discover) e su Instagram (@walk_discover).

 

Manuela Trevisani

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