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Gesto generoso di una barista

In cassa integrazione
dona 5.000 euro
per gli ospedali

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Ika, la barista romena dal cuore grande
Ika, la barista romena dal cuore grande
Ika, la barista romena dal cuore grande
Ika, la barista romena dal cuore grande

È una storia in controtendenza quella di Floare Abrudan, per tutti gli amici ed i colleghi di Verona, la sua città, Ika, cittadinanza rumena ed in attesa di quella Italiana  «Avrei dovuto riceverla proprio in questi mesi – ci racconta – ma l’emergenza Covid ha rallentato anche questo».

 

Ika, che è dipendente del grande centro termale Aquardens a Pescantina dove lavora come barista, ha voluto donare 5.000 euro per contribuire al progetto «Acqua per la Vita», messo in campo dal Parco per aiutare gli ospedali veronesi. L’amministratore delegato Flavio Zuliani ha ovviamente rifiutato i soldi della propria dipendente, ma Ika ha allora acquistato 30 biglietti.  «Ma perchè vi stupite? – dice – Con tutto quello che l’Italia ha fatto per me è il minimo che io possa ricambiare». 

 

Ika è giunta da noi per la prima volta nel 2003. Una vita a lavorare in magazzino in Romania per una grande azienda di scarpe italiana delocalizzata nell’est Europa, una passione per il proprio lavoro che l’ha portata a compiere ore di straordinari ed a diventare grande amica dei propri titolari. Una vacanza nelle Marche quindi, l’amore a prima vista per il nostro Paese e l’occasione di arrivare a Verona, sempre grazie all’intermediazione dei propri titolari, per fare la babysitter estiva di una famiglia locale. «Era la prima volta che uscivo dalla Romania e per me l’Italia è stato un paradiso – ci racconta – Mi sono fermata lavorando come domestica, facendo le pulizie nelle case e le commissioni per alcune famiglie veronesi. L’Italia mi ha accolta con amore e io l’ho ricambiata subito. Mi sono sentita in famiglia ed io sono grata per questo».

 

Un figlio in Romania ed un marito italiano. Nel 2016 l’arrivo ad Aquardens. «La storia di Ika è commovente – racconta Flavio Zuliani - ed è una storia che fa bene al cuore ed alla salute della nostra Italia. Ovviamente non possiamo accettare il contributo che vuole elargirci, ma è giusto che persone come lei diventino simbolo di solidarietà».

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