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PRIMO BILANCIO

«In 150mila al Vinitaly
E cresce il numero dei Paesi»

Si chiude oggi il 49° Vinitaly (FOTO MARCHIORI)
Si chiude oggi il 49° Vinitaly (FOTO MARCHIORI)
Si chiude oggi il 49° Vinitaly (FOTO MARCHIORI)
Si chiude oggi il 49° Vinitaly (FOTO MARCHIORI)

VERONA. «Si conclude una buona edizione di Vinitaly, che ha visto tenere i 150mila visitatori che sono nello storico della manifestazione, ma soprattutto ha visto crescere il numero dei paesi presenti». Lo ha detto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, commentando la 49/a edizione di Vinitaly che si chiude oggi alla Fiera di Verona.

«Siamo - ha spiegato - a 140 paesi esteri, contro i 120 dell’anno scorso. Direi che la giornata di sabato e domenica ha visto una presenza molto alta dei mercati del Nord America, quindi Stati Uniti e Canada. E una significativa presenza della Cina e dell’Asia in generale, quindi anche il Sudest asiatico, dal vietnam all’Indonesia alla Thailandia». Il dg di Veronafiere ha spiegato che «si tratta di paesi che in passato erano poco presenti e che oggi tornano ad essere molto importanti». Nella sua analisi dei quattro giorni di rassegna anticipati dall’anteprima di OperaWine, sabato 21 marzo, Mantovani ha evidenziato che «forse la pausa post Prowine è stata temporalmente necessaria e lunedì, martedì e oggi, giornata finale, c’è stato un bel ritorno dei mercati della Germania, del Nord Europa. Ho citato presenze - ha aggiunto - che rientrano tutte al top della manifestazione: sono il podio di Vinitaly. Poi subito dopo una grande affluenza del mercato anglosassone, in particolare la Gran Bretagna».

Quanto alla concorrenza di Prowine di Duesseldorf, che quest’anno si è svolto a ridosso di Vinitaly (con numeri peraltro pari ad un terzo della rassegna veronese), il direttore generale Mantovani ha evidenziato che «i competitors ci sono a vanno sempre considerati con grande rispetto. Abbiamo avuto un forte ritorno del mercato tedesco e più in generale nordeuropeo negli ultimi tre giorni di manifestazione. Poi - ha continuato - da questa edizione di Vinitaly c’è un significato anche di natura macroeconomica. Abbiamo raccolto la sensibilità di tanti operatori: è ripartito il mercato Italia».

«Questa forse è una delle notizie più importanti perché è un segnale che è ritornata in movimento l’economia del nostro paese», ha concluso.

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