Si avvicina il 7 marzo, giorno in cui il vescovo Giuseppe Zenti compirà 75 anni. Una data importante per lui, che sarà obbligato a presentare la lettera di rinuncia per raggiunti limiti di età, come previsto dalle norme canoniche vigenti. Sarà il Papa, come sempre, a decidere se e quando sostituirlo.
«Inviare le dimissioni è di prassi, al compimento dei 75 anni d'età. Se il santo Padre le accetterà subito, oppure rimanderà, non lo so dire. Quando sarà, sarà. Io sono molto tranquillo. Chiederò a lui di decidere ciò che gli sembra più opportuno», afferma.
Monsignor Zenti guida la Diocesi da quasi 15 anni, essendo stato nominato vescovo di Verona l'8 maggio del 2007. «Sono stati anni complessi sotto diversi punti di vista, ma nell'insieme sono stati molto utili per me. Ho imparato tanto dalle persone che soffrono, il contatto con loro mi ha reso più sensibile. Per questo faccio appello a chi è ricco e ricchissimo: apra gli occhi sulle povertà. Confido che ci sia buon senso per una generosità concreta, non fatta con gli spiccioli».
Considerazioni, le sue, arrivate a margine del tradizionale incontro con i giornalisti veronesi, al termine della messa (quest'anno celebrata nel battistero del Duomo) in occasione della festa liturgica del loro patrono, san Francesco di Sales.