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Dopo il saluto a Mulas e i nuovi casi di mafia

Il sindaco: «Presto
arriverà un nuovo
prefetto di ferro»

Dopo il saluto a Mulas e i nuovi casi di mafia
Sboarina e il ministro Salvini in Prefettura
Sboarina e il ministro Salvini in Prefettura
Sboarina e il ministro Salvini in Prefettura
Sboarina e il ministro Salvini in Prefettura

 «Presto ci arriverà un prefetto di qualità, una personalità forte». Parola del sindaco Federico Sboarina. Le recenti operazioni che hanno sollevato il coperchio su pesanti infiltrazioni mafiose nel Veronese hanno riproposto l’urgenza della nomina, da parte del governo, di un nuovo prefetto che sostituisca degnamente Salvatore Mulas, dopo la sua nomina a capo del Dipartimento dei vigili del fuoco del Soccorso pubblico e della Difesa civile.

 

«Per Verona è una grave perdita» aveva commentato il sindaco quando aveva avuto notizia della promozione. Nell’eredità che ha lasciato ci sono ben 17 interdittive antimafia. «Chi verrà», aveva sottolineato Mulas in riferimento alla lotta alla criminalità organizzata, «troverà la strada aperta, un gruppo di bravi professionisti che hanno scandagliato “personaggi“ che scorrazzavano nel Veronese. Ma bisogna continuare a lavorare», aveva aggiunto Mulas nella sua ultima visita a Palazzo Barbieri, «perché soprattutto in provincia problemi ce ne sono».

 

Intanto, il sindaco Sboarina ribadisce di aver «parlato varie volte della sostituzione del prefetto Mulas con il ministro dell’Interno, sia di persona sia al telefono». E fa sapere di aver ricevuto da Salvini «le assicurazioni che avremo un prefetto di qualità, un uomo forte all’altezza del bravissimo Mulas, che in tre anni ha fatto 17 interdittive antimafia». E assicura: «Al ministro ho chiesto una persona in gamba, capace di far funzionare bene il Comitato ordine pubblico come eravamo abituati, a breve», quindi, arriverà a Verona il prefetto di esperienza che ho chiesto». Sboarina afferma che la conferma da Roma gliel’ha portata l’assessore alla sicurezza Daniele Polato, nella capitale per incontri tecnici. «Del resto», sottolinea il sindaco, «l’attenzione del ministro per Verona è alta, ne è prova l’innalzamento a prima fascia della nostra questura con l’invio di cento agenti e il pressing che ho fatto per un prefetto di qualità», continua, «è perché nella mia città c’è posto solo per le persone oneste, perché la sicurezza è la miglior garanzia per gli imprenditori sani e perché i mafiosi sono la peggior insidia per qualsiasi comunità». E conclude: «La mia fermezza nella lotta alle mafie è nota, la conoscono al Viminale e la conosce l’associazione Avviso Pubblico con la quale il Comune collabora da quando mi sono insediato e con la quale ho appena sottoscritto l'appello nazionale antimafia». •

Enrico Santi

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