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Arte e memoria

Il pittore Faè dipinge en plein air «Lo Spino» di Castagna

L'opera di Faè
L'opera di Faè
L'opera di Faè
L'opera di Faè

L'itinerario artistico del pittore veronese en plein air Armando Faè esplora nel suo intenso cammino temi vari soffermandosi sempre sull'anima di ciò che dipinge. La sua caratteristica è riuscire a percepire la naturalezza dei soggetti ed il loro «oltre», ossia le vibrazioni del mondo: persone, animali, luoghi della natura e anche i battiti vitali di oggetti cosiddetti inanimati, per lui però non tali ma che pulsano, parlano in silenzio o addirittura sempre in silenzio gridano.

 

È il caso della scultura «Lo spino del filo spinato» realizzata per ricordare la tragedia dell'Olocausto da Pino Castagna (1932-202707) installata da anni in Piazza Isolo quale simbolo della Shoah da non dimenticare mai. Arrivato col suo cavalletto e la tavolozza dei colori a olio, Faè ha dipinto il simbolo nel quale il passante che ci si sofferma davanti può immedesimarsi tacendo riflessione su ciò che è stato: non deve più accadere e tantomeno può essere scordato. Diplomato al Liceo Artistico statale di Verona, Faè ha frequentato l'Accademia di Belle Arti Cignaroli e poi si è laureato in Filosofia all'Ateneo scaligero. Il suo occhio si sofferma sui luoghi più belli di Verona e ultimamente l'artista sta realizzando tele su angoli suggestivi di Verona antica tra cui appunto bellezze dell'Isolo mai abbastanza ammirate come nel caso del bronzo di Castagna.

Michela Pezzani

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