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In tutte le strutture di città e provincia

Sirene accese davanti agli istituti di cura
L'abbraccio a chi è in prima linea

Sirene accese fuori dall'ospedale di Borgo Trento
Sirene accese fuori dall'ospedale di Borgo Trento
Sirene fuori dagli ospedali (Marchiori, Pecora, Dienne, Vincenzi e Bavastrelli)

Questa mattina, alle 11.30, davanti all’ospedale di Borgo Roma, il sindaco Federico Sboarina, il rettore Pier Francesco Nocini, il direttore dell'Azienda ospedaliera Francesco Cobello e il comandante della Polizia municipale Luigi Altamura, hanno rappresentato la città nel grande abbraccio che tutti i veronesi dedicheranno a medici, infermieri e personale sanitario impegnati per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Come gesto simbolico, risuonano le sirene e i lampeggianti di mezzi della Polizia locale.

 

Anche le amministrazioni di Lazise, Peschiera e Castelnuovo del Garda aderiscono al momento simbolico organizzato stamattina per ringraziare chi opera nell'emergenza sanitaria. Davanti agli ospedali e alle case di riposo della provincia si ringraziano gli operatori sanitari con applausi e sirene dei mezzi della polizia locale: un modo per esprimere la vicinanza di tutti i cittadini a medici, infermieri e personale in prima linea.

A Lazise il sindaco Luca Sebastiano  davanti alla casa di riposo di Colà, mentre il vicesindaco Filippo Costa  alla casa di riposo del capoluogo. A Castelnuovo il sindaco Giovanni Dal Cero  all’ospedale Pederzoli assieme alla sindaca di Peschiera Orietta Gaiulli. Le sirene suonano inoltre davanti alla casa di riposo Villa Sacro Cuore di Cavalcaselle, dove c'è la vicesindaco castelnovese Rossella Vanna Ardielli e presso la casa di riposo Anni d'argento di Castelnuovo con l’assessore Marilinda Berto e rappresentanti della Protezione civile. Anche cittadini e cittadine possono aderire esponendo le bandiere tricolore da finestre e balconi. (Katia Ferraro)

 

A San Bonifacio. Croce rossa italiana, Protezione civile comunale, Associazione nazionale carabinieri, polizia locale e sindaci da un lato, medici dall'altro: il suono delle sirene, per 5 secondi, ha sancito il simbolico abbraccio tra le comunità dell'est veronese e le tante forze che da settimane sono impegnate a fronteggiare l'emergenza Coronavirus dentro e fuori gli ospedali.

All'ingresso dell'ospedale "Fracastoro" di San Bonifacio il sindaco Giampaolo Provoli ha guidato la breve manifestazione alla quale sono intervenuti anche il sindaco di Belfiore Alessio Albertini ed il collega di San Giovanni Ilarione Luciano Marcazzan in rappresentanza di tutti gli oltre 100 mila cittadini che hanno nel "Fracastoro" il loro punto di riferimento sanitario. Pochi istanti tutti insieme, per darsi coraggio e dirsi, reciprocamente, non mollare. Uno solo l'imperativo dei sindaci:  "Serve più sicurezza per chi combatte al fronte: al "Fracastoro" servono tamponi e mascherine!". (Paola Dalli Cani)

 

A Negrar. Prima l'Inno di Mameli, poi sirene e lampeggianti, per finire un grande applauso. Così davanti all'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar nove sindaci dei comuni della Valpolicella (Negrar, San Pietro in Cariano, Sant'Ambrogio, Fumane e Marano), di Pescantina, Sant'Anna d'Alfaedo, Dolcè e Brentino Belluno, insieme a polizia locale e Protezione civile, hanno manifestato la loro solidarietà a medici e operatori sanitari impegnati dell'emergenza coronavirus. Presente  tutta la direzione, amministrativa e sanitaria, dell'ospedale in Valpolicella e presenti anche parroco e curato di Negrar, don Luca Masin e don Luca Zamboni. (Camilla Madinelli)

 

Al Magalini di Villafranca c'era il direttore generale dell'Ulss 9, Pietro Girardi, il direttore medico dell’ospedale, Paolo Montresor, oltre  ai sindaci di Povegliano Lucio Buzzi, Mozzecane Mauro Martelli e il vice Thomas Piccinini e quello di Villafranca Roberto Dall’Oca. (Nicolò Vincenzi)

 

Dal San Camillo di Bolca (VIDEO) lampeggianti e fasce tricolore del sindaco di Vestenanova Stefano Presa e dell'assessore Serena Bordon di Selva di Progno lanciano un toccante "grazie di cuore" a operatori sanitari, medici di famiglia e personale della casa di riposo per l'impegno nella lotta al Covid 19. Presente la Protezione Civile comunale per condividere con tutta la provincia: unità, vicinanza e apprezzamento a coloro che operano in questa emergenza. Le sirene non suonano per non inquietare gli anziani nel silenzio della Lessinia Orientale. (Mariella Gugole

 

Questa mattina anche a Malcesine (VIDEO) gli amministratori locali hanno aderito alla manifestazione organizzata dalla amministrazioni comunali, e non solo, davanti agli ospedali e alle case di riposo presenti sul territorio provinciale per ringraziare gli operatori sanitari impegnati per far fronte all'emergenza coronavirus.

Alle 11,30, davanti alla struttura sanitaria di Val di Sogno, il vicesindaco di Malcesine Livio Concini in rappresentanza del sindaco Giuseppe Lombardi e dell'amministrazione melsinea, accompagnato dal sindaco di Brenzone Davide Benedetti e dall'assessore comunale di Torri Pasqua Andreoli, dai volontari della protezioni civili e delle polizie locali dei rispettivi Comuni, ha voluto rendere omaggio al personale sanitario ospedaliero, della case di cura, dei medici di base, dei farmacisti e «a tutti coloro che stanno svolgendo delle attività a favore della popolazione».

Dopo aver osservato un minuto di silenzio, per venti secondi sono state suonate le sirene dei mezzi di soccorso e pronto intervento per far sentire la vicinanza e la propria gratitudine per il lavoro svolto ogni giorno, 24 ore su 24, «con professionalità e abnegazione».

Sull'iniziativa non è mancata la presa di posizione del gruppo di minoranza Vivere Malcesine, rappresentato in consiglio comunale da Martina Gasparini e Aurora Floridia, che attraverso un post su facebook hanno sottolineato come «purtroppo da consigliere comunali siamo venute a sapere di questa iniziativa istituzionale solo pochi minuti prima della manifestazione, da un post del sindaco di Brenzone. L’amministrazione di Malcesine non si è degnata di informarci in merito, tantomeno ha reso pubblica questa iniziativa, mancando di nuovo di rispetto e di sensibilità in questo momento così delicato e importante. Non è così che si gestisce un momento così critico per tutta la collettività».

«Indipendentemente da questa mancanza», hanno precisato Gasparini e Floridia, «ci preme esprimere la nostra vicinanza e il nostro profondo rispetto per tutto il personale sanitario impegnato per garantire la salute e l’assistenza di tutti i pazienti». (Emanuele Zanini) 

 

Al cancello della casa dell’accoglienza Baldo Sprea incontro fra l’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Paolo Tertulli, i volontari della Protezione civile, Marco Trabucchi, medico chirurgo, docente di Neuropsicofarmacologia nell’università Tor Vergata di Roma, presidente dell’Associazione italiana di psicogeriatria, con i vertici della struttura socio assistenziale, il presidente Loris Zanoni, il responsabile del settore economico Elio Morini e la coordinatrice della struttura Marianna Dal Cappello.

La casa di riposo, che è stata finora ben protetta dal contagio da Covid-19, grazie al severo protocollo che riguarda visite e accoglienze, nonché le regole interne per il servizio agli ospiti, ha avuto la dimostrazione che l’intero paese, nonostante l’isolamento, continua ad abbracciare e sostenere con affetto i propri anziani. (Vittorio Zambaldo)

 

 

Bovolone .Tutta la Comunità ha fatto sentire lunedì mattina alle ore 11.30 la sua vicinanza ai pazienti dell’ospedale San Biagio e ai 72 ospiti della casa di Riposo ( VIDEO) anch’essa dedicata al santo Patrono di Bovolone. Da quasi un mese anziani e persone in convalescenza per altre patologie e quindi non affetti da Covid-19 vivono senza contatti con l’esterno a causa della sospensione delle visite di parenti e amici per prevenire il rischio contagio.

Una assenza di contatti umani che pesa sempre di più in particolare per i più anziani e fragili ospiti del centro anziani. In strada con fascia tricolore davanti agli automezzi di servizio alcuni sindaci, a fianco del primo cittadino di Bovolone Emilietto Mirandola c’erano i rappresentanti di Salizzole e Concamarise, erano poi presenti Enzo Leardini, presidente della casa di riposo, il comandante del distretto di polizia media pianura veronese Marco Cacciolari, la squadra di vigili del fuoco volontari del distaccamento bovolonese e uomini della Protezione Civile - Squadra Isolana.

Come ha proposto il sindaco di Verona Sboarina, si sono dati appuntamento davanti alle due strutture sanitarie e, all’ora convenuta, hanno fatto sentire la loro presenza con un applauso mentre tutti i lampeggianti erano accesi e le sirene delle auto di servizio aperte a tutto volume. Dalla Casa di Riposo alcune mani si sono alzate dalle finestre a dai balconi per salutare mentre dall’ospedale è uscito in strada, in rappresentanza dei medici e infermieri in servizio, il primario del reparto di riabilitazione dottor Andrea Bertoldi per un breve incontro di saluto accompagnato da parole rincuoranti. (Roberto Massagrande)

 

BUSSOLENGO. Breve cerimonia di ringraziamento al personale medico e paramedico impegnato in questi giorni all’ospedale Orlandi nell’emergenza del Coronavirus. I sindaci di Bussolengo, Roberto Brizzi, di Sona, Gianluigi Mazzi, la polizia locale di Bussolengo e Sona, la Protezione civile di Bussolengo e il Sos di Sona hanno reso omaggio nel cortile dell’ospedale con un minuto di sirene e un lungo applauso finale. Poi il gruppo si è spostato all’Ipab Centro anziani di via Paolo Veronese. «Alla casa di riposo», commenta il sindaco Brizzi, «abbiamo optato per l’inno nazionale col presidente Gilberto Pozzani». Conclude il vicesindaco Giovanni Amantia: «Un ringraziamento doveroso a medici infermieri e a tutto il personale che lavora nell’ambito della sanità, lavoro già duro di per sé e in questi gironi ancora più difficile». (Lino Cattabianchi)

 

Anche l'amministrazione comunale sammartinese ha voluto esprime vicinanza e solidarietà al personale e agli ospiti della casa di riposo Residenza San Giuseppe. Lo ha fatto schierando le auto della Protezine civile, della Croce Blu e quelle della polizia locale su via Radisi, di fronte alla Residenza, con agenti e volontari ad applaudire medici, infermieri, operatori socio sanitari e gli ospiti. Il sindaco Franco De Santi ha indirizzato col megafono il suo ringraziamento di tutta la comunità e l'incoraggiamento a resistere "perché siete in prima linea anche voi" ha detto prima del suono delle sirene e del l'inno nazionale che gli ospiti hanno accompagnato col canto dall'interno della struttura. (Vittorio Zambaldo)

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