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Trasporti: si parte?

Il «caso» filobus
Tosi: «Il ritardo?
Colpa dell’azienda»

Il muso del filobus della Hesse Carrosserie: arriverà?I rilevamenti per posare i piloni del filobus allo Stadio: gli unici «lavori» finora eseguiti
Il muso del filobus della Hesse Carrosserie: arriverà?I rilevamenti per posare i piloni del filobus allo Stadio: gli unici «lavori» finora eseguiti
Il muso del filobus della Hesse Carrosserie: arriverà?I rilevamenti per posare i piloni del filobus allo Stadio: gli unici «lavori» finora eseguiti
Il muso del filobus della Hesse Carrosserie: arriverà?I rilevamenti per posare i piloni del filobus allo Stadio: gli unici «lavori» finora eseguiti

Il filobus riparte. Dopo una lunga fermata al ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la prossima settimana potrebbe essere finalmente la volta buona. Il Cipe presieduto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi esaminerà il nuovo mezzo svizzero della Hess Carrosserie, a trazione elettrica sia in periferia, dove avrà le «bretelle», che in centro, dove la batteria ricaricabile consentirà ai mezzi di procedere. L’esame del Cipe - a Palazzo Barbieri sono certi della sua approvazione - si è reso necessario dopo il fallimento, nel marzo 2015, dell’Apts, la ditta olandese che avrebbe dovuto fornire il dispositivo di accostamento automatico alla banchina.

Di «enorme ritardo rispetto ai tempi previsti nel concludere la procedura di sostituzione del mezzo del filobus», tra l’altro, il sindaco Flavio Tosi aveva accusato a metà luglio, la direzione dell’Amt, azienda che funge da stazione appaltante dell’intero progetto. E non è questione di poco conto, perché senza il via libera da Roma (l’opera è coperta per il 60 per cento da finanziamento ministeriale) l’iter urbanistico e progettuale non può andare avanti e tantomeno il cantiere vero e proprio sulle due linee, da San Michele allo Stadio e da Borgo Roma-Zai a Ca’ di Cozzi per un totale di 23,5 chilometri.

Il mezzo della Hess Carrosserie avrà una lunghezza di 18 metri, per una capienza di 142 passeggeri. Le banchine alle fermate, tuttavia, verrebbero costruite prevedendo mezzi da 24 metri (servirà una modifica del Codice della strada) che possono trasportare 53 persone in più.

A dare la notizia della tanto attesa riunione del Cipe è il sindaco Flavio Tosi al termine della riunione di Giunta. Dopo aver sorvolato sulla spaccatura, ormai insanabile, nel Cda di Amt tra i consiglieri di maggioranza e il presidente Stefano Ederle, Tosi afferma che «la cosa importante è il fatto che la prossima settimana il Cipe approverà il cambio del mezzo, richiesto», rimarca, «con grave ritardo da Amt». E sottolinea: «Solo grazie all’interessamento personale del sottosegretario Luca Lotti e del ministro Delrio, insieme ai responsabili delle strutture del ministero e del Cipe, si è riusciti ad accelerare questa pratica e pertanto i lavori possono cominciare davvero nonostante i gravi ritardi imputabili in questo caso all’Amt... Ovviamente parlo in generale, non di adesso: il dato è che se non interveniva il sindaco a mettere alla frusta la dirigenza dell’Amt non arrivava neanche la domanda al ministero...».

Quanto alla resa dei conti nel Cda, il nervosismo è palpabile: «Prima vedo cosa accade poi in base a ciò si prenderanno delle determinazioni. Non posso prevedere cosa faranno i consiglieri di maggioranza, io faccio il sindaco...». Preoccupato per questa situazione di stallo nell’azienda? «A me», taglia corto, «interessa che partano i lavori per il filobus e la partenza dei lavori è assicurata dal risultato del Cipe della settimana prossima. Dopo questo passaggio», aggiunge, «gli adempimenti diventano di esclusiva competenza locale: i lavori stradali possono partire perché una volta che conosci il mezzo, sai come procedere con i raggi di curvatura, le banchine e così via... Anche tutta la parte stradale può partire senza problemi, resta il nodo del deposito alla Genovesa poiché nel sottosuolo è stata trovata una vecchia discarica e quindi andrà modificata l’ubicazione».

Enrico Santi

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