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Il caso di via Cernisone «Sistemare il degrado»

Una settimana di tempo è quanto resta alla società Domenico Menegolli, intestataria del cantiere edile presente in via Cernisone a San Michele Extra, per riordinare e mettere in sicurezza l’area lavori, oggi in forte stato di abbandono. A disporlo, con ordinanza dirigenziale dello scorso 23 dicembre 2020, il settore edilizia privata a seguito degli incontri fatti dall'assessore Andrea Bassi, con l’obiettivo di ripristinare nel cantiere, in stato di degrado e sede di bivacchi, un’adeguata situazione di controllo, pulizia e decoro. Dalle verifiche effettuate dalla polizia locale, l’area in via Cernisone, su cui sono iniziati i lavori nell’ottobre 2018, c’è una recinzione danneggiata e deteriorata in più punti. Situazione che non consente un reale isolamento e messa in sicurezza del cantiere, divenuto accessibile da chiunque. Nell’area sono presenti immondizie, materiale edilizio accatastato e alcuni bivacchi dove la Locale, durante i controlli effettuati, ha rinvenuto due persone accampate. Secondo quanto disposto dal Comune, entro 30 giorni dalla delibera dirigenziale approvata, i cui termini cadono alla fine di questa settimana, la società Menegolli deve ripristinare la recinzione del cantiere ed impedirne l’accesso anche fortuito a terzi, intercludere il fabbricato al grezzo, ripulire l’area di cantiere con eliminazione dei rifiuti, la sistemazione dei materiali e il taglio dell’erba. «Una situazione di degrado che mi è stata segnalata dal presidente della 7°ᵃcircoscrizione Marco Falavigna e per la quale mi sono subito attivato», precisa l’assessore all’edilizia privata Andrea Bassi. «Non è tollerabile che aree private con cantieri fermi creino disturbo alla collettività. Ciascuno ha le proprie responsabilità. Il Comune deve certamente agevolare l'imprenditoria privata senza per questo tralasciare gli interessi generali». «È inaccettabile», sottolinea l’assessore alla sicurezza Marco Padovani, «che l’incuria del privato possa essere generatrice di situazioni di degrado e pericolo per la collettività. Non è ammissibile che un’area di cantiere, su cui è presente anche una parziale opera edilizia non ancora ultimata, sia totalmente abbandonata dai costruttori e crei degrado». •

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