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I nodi e le sfide di Palazzo Barbieri

Lo scalo merci di Porta Nuova dove potrebbe sorgere il Central ParkTabelloni informativi all’aeroporto Catullo, da qualche settimana sono ripresi i voli dopo il lockdownPannelli informativi per i cantieri di Opera FiloviaLa sede dell’Agsm, in lungadige Galtarossa: c’è l’accordo con Vicenza
Lo scalo merci di Porta Nuova dove potrebbe sorgere il Central ParkTabelloni informativi all’aeroporto Catullo, da qualche settimana sono ripresi i voli dopo il lockdownPannelli informativi per i cantieri di Opera FiloviaLa sede dell’Agsm, in lungadige Galtarossa: c’è l’accordo con Vicenza
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Lo scalo merci di Porta Nuova dove potrebbe sorgere il Central ParkTabelloni informativi all’aeroporto Catullo, da qualche settimana sono ripresi i voli dopo il lockdownPannelli informativi per i cantieri di Opera FiloviaLa sede dell’Agsm, in lungadige Galtarossa: c’è l’accordo con Vicenza

L’agenda del Comune è fittissima. Per questa estate post lockdown per il Coronavirus che ha causato lutti, oltre ad aver dato una tegola all’economia, in testa il turismo, e provato un danno al Comune per oltre ciquanta milioni. Quindi: gettare le basi per il Central park allo scalo merci ferroviario di Santa Lucia. Ed è in arrivo il masterplan. Poi: aggregare Agsm-Aim e valutare un terzo partner. Dare la spinta al piano industriale dell’aeroporto Catullo e lavorare, anche, per la proroga e il rinnovo della concessione della A22 all’autostrada del Brennero. E chiudere “l’affaire” filobus - ora che non lo si vuole più fare - facendo in modo di non subire danni. Se si vuole...va definita e finita quella benedetta telenovela del riordino e della gestione a pagamento del cortile e della Casa di Giulietta. Dopo tre anni e quando ne mancano due al termine del mandato, sul tavolo dell’Amministrazione di centrodestra del sindaco Federico Sboarina sono queste le partite più rilevanti. Da vincere, centrando la porta con qualche gol per mettere punti in classifica. A tre quinti del suo cammino Sboarina delinea la strada. «La visione della città che avevo promesso nel programma elettorale è delineato e poggia su atti amministrativi concreti. Verona aveva bisogno di modernità e di uscire dallo stallo e dall’immobilismo degli anni scorsi. Le opere pubbliche sono partite con l’Arsenale, il restauro dell’Arena e di porta Nuova, il pubblico interesse dichiarato per il nuovo stadio, le manutenzioni stradali, la costruzione della nuova scuola di Parona, e le manutenzioni di molte altre. Siamo ai nastri di partenza per il nuovo casello di Verona sud e il rinnovo di quello di Verona nord, mentre la tanto attesa variante alla Statale 12 è uscita dall’immobilismo in cui l’avevano tenuta». Il maxiobiettivo di Sboarina è ora il Central Park, allo scalo merci ferroviario di Santa Lucia. Il sindaco ricorda che «sono anche molti gli investitori privati che vedono in Verona un luogo dinamico, penso ad esempio all’ex Tabacchi, ad Adige Docks, a Palazzo Bottagisio. Entro pochi giorni sarà definito il masterplan con le ferrovie per il grande parco urbano allo scalo merci. Il recupero delle aree dismesse dei quartieri è oramai partito anche con la nuova variante». Nonostante il cammino difficile, sulla fusione tra Agsm e Aim Vicenza vede segnali positivi. «La fusione è stata finalmente definita e mette al riparo la nostra azienda dalle aggressioni del mercato energetico», spiega. Domani c’è l’assembla dei soci del Catullo, che nominerà il nuovo Cda. «Anche sull’aeroporto vogliamo di più e stiamo lavorando in quella direzione. Fondazione Arena è stata risollevata dal baratro a cui era stata portata, il suo percorso per recuperare i vecchi fasti è solo momentaneamente rallentato a causa del Covid». Poi c’è la filovia, su cui l’Amministrazione Sboarina ha frenato. Che cosa succederà? «È un progetto ereditato e sul quale la pandemia ha imposto una serie di riflessioni con il ministero per trovare la soluzione migliore per il trasporto pubblico cittadino». •

Enrico Giardini

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