«I giovani? Hanno perduto tutti i punti di riferimento»

Sono stati i giovani l’argomento principe del Comitato ordine pubblico e sicurezza di ieri. Dopo l’aggressione di alcuni giorni fa, con rapina e lesioni gravi ai danni di un adolescente, rappresentanti delle forze dell’ordine e amministratori hanno deciso di potenziare i controlli, utilizzando spesso anche le unità cinofile della polizia locale, nei luoghi dove di solito si incontrano i giovani. Il prefetto Donato Cafagna ha comunque ribadito che non c’è un allarme baby gang. «L’ultima aggressione è stata violenta e c’è stata anche la rapina, un episodio grave, ma non direi che ci troviamo davanti ad un fenomeno. Si tratta di episodi isolati su cui sono in corso indagini delle forze dell’ordine. È un problema sociale. I giovani in questo momento non hanno la scuola, non possono frequentare centri sociali o sportivi, non hanno le parrocchie, hanno perduto tutti i loro punti di riferimento». Già nei mesi scorsi, erano stati interdetti ai ragazzi luoghi di aggregazione, come Arsenale, Riva San Lorenzo, l’Arco dei Gavi, ora i controlli maggiormente potenziati soprattutto antidroga poichè, come ha sottolineato l’assessore alla sicurezza Marco Padovani, sono frequenti i ritrovamenti di droghe, soprattutto quelle che si fumano come hashish e marijuana. Questo è quello che emerge durante sopralluoghi e controlli. Anche a Verona si è parlato di un eventuale ritorno sui banchi di scuola, in attesa delle disposizioni a livello centrale. Le manifestazioni, gli scioperi che i ragazzi avevano organizzato sono state tutte nel rispetto della normativa. •