Tiziano ha 48 anni. È stato da poco estubato. «È in svezzamento respiratorio», conferma il professor Enrico Polati, «è stato attaccato al ventilatore per una settimana». È arrivato da un ospedale del territorio, non riusciva più a tirare dentro aria, soffocava, «la situazione si è aggravata in fretta, era urgente sedarlo e intubarlo per salvarlo».
Tiziano «prima» del Covid stava bene. Nessuna patologia pregressa, nessun vizio, anzi, molta attenzione a non contagiarsi, eppure c’è finito dentro. E nel modo peggiore. Ha tubi ovunque, sotto alla mascherina c’è quello che gli porta ancora l’ossigeno, imparare ad usare di nuovo i polmoni sarà un percorso lungo, i fisioterapisti gli stanno insegnando un po’ alla volta a «fare da solo», ma c’è tutto da rimettere in piedi.
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