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Disavventura a lieto fine

Giovane veronese derubata a Rimini
Agente trova il bottino e lo porta a Verona

La consegna del maltolto alla giovane veronese
La consegna del maltolto alla giovane veronese
La consegna del maltolto alla giovane veronese
La consegna del maltolto alla giovane veronese

Una vacanza rovinata dal furto di alcuni beni personali, si è trasformata in una vicenda a lieto fine per una 19enne di Verona grazie all'abnegazione e alla gentilezza degli agenti delle volanti della questura di Rimini.

 

Tutto è infatti successo sul lungomare Tintori dove la giovane turista scaligera ha denunciato il furto del telefonino e di altri effetti personali. Grazie al servizio di localizzazione la ragazza ha indicato ai poliziotti la possibile posizione dello smartphone rubato, ma arrivati sul posto, in via Grassi, gli agenti non hanno trovato nulla. Ma non si sono scoraggiati e si sono fatti lasciare le credenziali per accedere al cloud del telefonino della giovane per un nuovo tentativo mentre la ragazza rientrava a Verona. 

 

Dopo vari tentativi, l'intuizione: passando davanti ad un Hotel di Marina Centro, chiuso per la stagione estiva del 2020, gli agenti hanno pensato che il cellulare avrebbe potuto trovarsi in quel luogo diventato ritrovo di senza tetto. Gli operatori, si sono così introdotti nell’edificio e hanno fatto suonare il telefonino con l'apposito servizio di localizzazione riuscendo così a individuarlo - insieme agli altri effetti personali rubati -  nell’intercapedine di un muro, nascosta da un armadio.

 

E per concludere, se possibile, nel modo migliore possibile, ieri uno degli agenti che ha ritrovato il maltolto, fuori da servizio, ha deciso di trascorrere con la famiglia due giorni di ferie a Verona riconsegnando così, di persona, il telefono alla ragazza

 

 

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