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Travolto dalla furia del nubifragio

Giardini Giusti, cipresso di Goethe
sradicato: si cerca di salvarne il cuore

Devastazione al Giardino Giusti (Marchiori)
Devastazione al Giardino Giusti (Marchiori)
Furia su Giardini Giusti

Giardino Giusti piange le sue lignee vittime illustri e inizia la conta dei danni. Il cipresso di Goethe, citato dal celebre scrittore e poeta tedesco nel suo "Viaggio in Italia", è stato sradicato domenica pomeriggio dalla furia del vento e nemmeno i tiranti in acciaio che lo proteggevano hanno potuto qualcosa contro le raffiche a 100 chilometri orari. (IL VIDEO)

 

Stessa sorte è toccata a un’altra decina di esemplari. L'assetto e la geometria di questo celebre giardino del 1.300 - visitato ogni anno da circa 60mila persone, all'80 per cento stranieri - sono stati stravolti e ora l'area è in gran parte inagibile: un groviglio di legno e rami divelti, piante schiacciate dal peso dei cipressi caduti che hanno distrutto anche il famoso labirinto di siepi.

 

Danni si sono verificati anche al vicino Palazzo Giusti, ai merli e, soprattutto, all'antico muro di cinta. La Soprintendenza ha effettuato ieri un primo sopralluogo e la proprietà si è già detta intenzionata a ricostruite anche se solo il tempo, almeno un secolo, potrà ridare maestosità ai cipressi che saranno ripiantumati.

 

"Intanto, in collaborazione con gli esperti della Soprintendenza stiamo ipotizzando alcuni modi per salvare il "cuore" del cipresso di Goethe in modo da preservarne ricordo e cultura. Oltre ai danni materiali dobbiamo fare i conti con quelli emotivi e culturali: è stata una perdita enorme per tutti", riflette Nicolò Giusti.

 

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Ilaria Noro

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