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Consiglio comunale di Verona

Gennari, candidato sindaco dei Cinque Stelle, passa alla Lega

Alessandro Gennari
Alessandro Gennari
Alessandro Gennari
Alessandro Gennari

Il cambio di casacca ha del clamoroso. Alessandro Gennari, 36 anni, vicepresidente del Consiglio comunale (carica cui era stato eletto grazie a dieci voti della maggioranza su 12) e che alle amministrative del 2017 era stato candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, entra nel gruppo consiliare della Lega.

Il passaggio tra i banchi della maggioranza sarà ufficializzato lunedì 1° marzo, ma è lo stesso interessato a confermare le voci che ieri giravano sul suo conto. «Non è stata una scelta facile, spiegherò tutto tra una settimana» si limita a dire.

Lo scorso 11 febbraio, giorno del voto su Rousseau sull’entrata nel governo Draghi dei pentastellati, su Facebook aveva scritto parole premonitrici: «Si può accettare tutto, ma si può anche scegliere un’altra strada. A testa alta». Colta di sorpresa dalla notizia, Marta Vanzetto, capogruppo in aula, commenta con un gelido «ne prendo atto». Quello di Gennari, tuttavia, è l’ennesima migrazione da una forza politica all’altra nel Consiglio comunale insediatosi il 17 luglio 2017. Ma è la prima volta che si registra un così netto passaggio di schieramento, dall’opposizione alla maggioranza. Con l’arrivo dell’ex grillino il numero dei consiglieri leghisti che recentemente ha subito alcune defezioni (ora vi fanno parte la capogruppo Anna Grassi, Laura Bocchi, Vito Comencini, Andrea Velardi e Alberto Zelger) salirà quindi a sei. Quattro anni fa Gennari aveva guidato i 5 Stelle alle amministrative sfiorando il 10 per cento.

A sostenere la sua candidatura era arrivata in città la senatrice Barbara Lezzi, ora tra i ribelli anti-Draghi. Un altro segno? Già in disaccordo sul «governo polpettone con Pd e Leu», spesso è stato critico anche con la Lega e aveva espresso forti riserve sul Congresso delle famiglie in Gran Guardia sponsorizzato dall’ex ministro Fontana.

 

 

 

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Enrico Santi

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