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In diecimila in Bra per la manifestazione per l'ambiente

Fridays for Future
«Non ci ascoltano?
Non ci arrendiamo»

In diecimila in Bra per la manifestazione per l'ambiente
Fridays for future Verona (Marchiori)
Fridays for future Verona (Marchiori)
Fridays for future a Verona (Noro)

Contro il cambiamento climatico. Ma soprattutto contro la politica, tutta, incapace di prendere decisioni e fare la differenza a difesa del pianeta. Il fiume in piena di giovani e giovanissimi studenti, quasi quattordicimila, che si è riversato in piazza Bra e ha sfilato tra le vie del centro questa mattina, propone iniziative concrete e chiede risposte. Sia a livello globale che locale. Dalla scalinata di Palazzo Barbieri, in una Bra gremita fin sopra i gradoni della Gran Guardia, i sostenitori veronesi dell’iniziativa Fridays for future, il movimento ecologista lanciato dall’attivista sedicenne Greta Thunberg, ha ribadito le proposte lanciate a inizio estate all’amministrazione, attraverso tre differenti mozioni che però non sono mai state discusse dal Consiglio.

Fridays for future in Bra (Marchiori)

LE RIVENDICAZIONI. «Abbiamo chiesto che venisse dichiarata l’emergenza climatica, che il Comune virasse verso una totale illuminazione pubblica al led, cioè con lampadine a risparmio energetico, e di ridurre i costi del trasporto pubblico in modo da incentivarne l’utilizzo», grida dal megafono Erika Zanetti di Fridays for future Verona incassando grida di sostegno e applausi soprattutto su quest’ultimo punto. «L’atteggiamento menefreghista riscontrato dalla gran parte dei consiglieri comunali non ci deve scoraggiare. Noi proseguiremo il nostro impegno che comprende anche il coinvolgimento degli insegnanti: con un’ottantina di loro ci siamo già incontrati per far proseguire e allargare il Progetto SOS, Scuola Orientata alla Sostenibilità, per passare dalle parole ai fatti», hanno aggiunto gli organizzatori al termine del corteo colorato e allegro – di giovani e non solo: tra gli studenti delle scuole superiori anche alcuni genitori, qualche insegnante, anziani e bambini, rappresentanti sindacali e del comitato Asma contrario alla nuova lottizzazione prevista a Ponte Crencano – che ha sfilato per le vie del centro storico partendo e arrivando in Bra.

 

Numerosi i cartelli colorati che gli studenti hanno preparato per la manifestazione e curiosi, divertenti ma anche a forte impatto, gli slogan coniati: dal veronese «Daghene Greta!» all’inglese «All you need is less», «Abbiamo l’acqua alla gola» e «il clima sta cambiando: perché noi no?». E il sempre attuale «Make love no Co2». La consapevolezza ambientale non si è respirata solo in piazza ma anche dentro alcune scuole in cui gli insegnanti hanno deciso di dedicare qualche tempo alla questione. Se gli studenti seduti ai banchi delle superiori stamattina erano ben pochi, alle elementari, guidati dalle insegnanti, alcune classi hanno riflettuto su ambiente e cambiamenti climatici, disegnando e scrivendo considerazioni in merito.

 

 

Fridays for future a Verona (video Marchiori)

 

Fridays for future a Verona
Fridays for future a Verona

 

MANIFESTAZIONI IN TUTTO IL VENETO. L’Sos sull’emergenza clima è stato raccolto dal Veneto in maniera compatta da migliaia di studenti con sit in, flash mod ed happening in tutta regione, con epicentro a Venezia. Qui, al punto d’incontro alla stazione ferroviaria, una massa colorata di 5mila giovani ha dato vita ad un corteo animato e festoso che si è mosso tra le calli con meta in Campo Sant’Angelo. La fiumana pacifica ha fatto sosta, con un sit in, davanti alla sede della Rai esponendo lo striscione che apre il corteo (’Vogliamo respirare il nostro futuro, ci avete rotto i nostri polmoni" si legge), improvvisando poi, con il suono delle sirene, un ipotetico allarme atomico, osservando infine un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del clima ma anche del nucleare.

 

«Venezia sarà la prima ad affondare. Noi studenti non possiamo più rimanere fermi a guardare. Vogliamo investimenti per una scuola e un pianeta che non ci lascino con l’acqua alla gola» ha osservato Viola Valabrega, coordinatrice Reti Studenti Medi di Venezia che ha spronato, con megafono, i giovani ’green’ a proseguire quasi "travolgendo" gli attoniti turisti, costretti a continui zig zag con i trolley. Il corteo si è mosso ripetendo all’unisono, come una mantra, lo slogan, in inglese, preso a prestito da tutti i manifestanti del mondo ("siamo incontrollabili, un altro mondo è possibile").

 

Fridays for future a Verona
Fridays for future a Verona

 

Decine e decine i cartelli, molti anche su temi ambientali più legati alla città lagunare come "No Grandi Navi", "Venezia 2050" accompagnato dal disegno del campanile di san Marco sommerso dall’acquà per finire a quello più goliardico in cui si sottolinea che "Nel 2050 non ci sarà più ghiaccio per gli spritz. Zero spritz, moriremo tutti". Parte dei manifestanti, avevano maschera e boccaglio a rammentare che Venezia è la città più a rischio da un punto di vista di innalzamento del livello del mare. «Abbiamo l’acqua alla gola per colpa del surriscaldamento globale e dell’ innalzamento del livello del mare» ha spiegato Tommaso Biancuzzi, Coordinatore Regionale Studenti Medi Veneto. 

Fridays for future a Verona (Amortegui)

Ilaria Noro

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