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Il procedimento

Frasi su Hitler e Balotelli, prima udienza per Castellini. Gli ex deportati: «Qualcuno non ha imparato dalla storia»

Luca Castellini
Luca Castellini
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Due procedimenti, uno risalente al 2017, l’altro decisamente più recente, ovvero al 3 e 4 novembre 2019, e per entrambi la richiesta di giudizio direttissimo.

Un unico imputato, Luca Castellini, che ieri, davanti al collegio presieduto da Silvia Isidori doveva rispondere delle frasi inneggianti a Hitler e pronunciate nel corso di una festa della curva dell'Hellas e filmate.

L’altro procedimento, quello per le esternazioni postate sul suo profilo (vk/grancaste) e riferite a Mario Balotelli dopo una partita al Bentegodi.

 

Luca Castellini
Luca Castellini

 

Un processo che non è iniziato, nel quale si sono costituite parti civili con l’avvocato Federica Panizzo sia l’Aned (che depositò l’esposto nel 2017 per le frasi inneggianti a Hitler) sia il Circolo Pink e nella fase preliminare il procuratore Angela Barbaglio ha chiesto la riunione dei due procedimenti. Avanzate dai difensori di Castellini, gli avvocati Federico Lugoboni e Andrea Bacciga, alcune eccezioni legate essenzialmente alla incostituzionalità della norma che prevede il rito direttissimo anche a distanza di anni dalla commissione dei fatti reato. E richiamandosi ad una sentenza della Cassazione hanno ribadito che l’instaurazione di un giudizio direttissimo dopo aver usufruito dei termini ordinari sarebbe in contrasto con i principi generali. Il collegio si è riservato la decisione e la prossima udienza è fissata il 2 febbraio. In quella data scioglierà le riserve ma sarà comunque sempre un’udienza filtro.

 

IL COMMENTO DEGLI EX DEPORTATI

«Inneggiare a Hitler, teorizzatore dell’ideologia razzista, significa approvare la creazione dei campi di concentramento, lavoro e sterminio. Il nazismo, affiancato dall’alleato fascista, ha determinato lo sterminio di sei milioni di ebrei, di centinaia di migliaia di rom e sinti, di milioni di deportati per motivi politici, religiosi, etnici, di orientamento sessuale uccisi nei campi attraverso il lavoro disumano, le violenze, la denutrizione, le malattie».

Così una nota dell’Associazione Nazionale Ex Deportati sulla prima udienza del processo a Luca Castellini. «L’avvio di questo processo alla vigilia del Giorno della Memoria è il miglior segno della necessità di non abbassare mai la guardia, perché la tragica lezione di ciò che ricordiamo per qualcuno pare non essere sufficiente. L’Aned non cesserà mai di denunciare “rivendicazioni“ e vicinanze a nazismo e fascismo, reati in Italia».

 

 

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