AGGIORNAMENTO ORE 12. Secondo una nota del Comune di Verona, vi è una prima ricostruzione dell'incidente in cui ieri sera ha perso la vita Nicola Perina, 22 anni di Vigasio. Risulta infatti che il giovane stesse percorrendo strada La Rizza in direzione Verona quando si è scontrato con la motrice del camion che proveniva dalla direzione opposta e che stava svoltando a sinistra in via Ca' Brusà.
L’autista della motrice, un uomo di 43 anni residente a Villafranca, dopo essere risultato negativo all’alcoltest, ha acconsentito anche a sottoporsi ad un prelievo ematico presso l’ospedale di Borgo Roma, come da prassi in queste situazioni. All’uomo, indagato ora per il reato di omicidio stradale, è stata contestata la violazione per la mancata precedenza con anche l’immediato ritiro della patente.
Il magistrato di turno, dottor Sergi, non ha invece disposto il sequestro dei veicoli. Il fratello della giovane vittima, la cui salma si trova ora nelle celle mortuarie del cimitero monumentale, è intervenuto sul luogo dell’incidente dove ha appreso la tragica notizia.
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Terribile scontro ieri sera, poco prima delle 19, in Strada La Rizza a Verona. Una moto, una Honda Cbr 600, è andata a sbattere contro un camion Man all’incrocio con Strada Ca Brusà, alle porte sud della città. Ad avere la peggio è stato il centauro che è morto subito dopo l’impatto per le ferite riportate.
La vittima, Nicola Perina, è un ragazzo di ventidue anni residente a Vigasio. Il traffico, Strada La Rizza è una delle più praticate soprattutto nel tardo pomeriggio, è andato in tilt per diverso tempo. Sul posto, oltre ai sanitari del Suem, c’era la polizia locale di Verona intervenuta con diversi mezzi. Gli agenti hanno effettuato i rilievi del caso e gestito il traffico per oltre due ore.
La dinamica è al vaglio delle autorità. Stando ad una prima e sommaria ricostruzione il centauro stava sopraggiungendo da Rizza, in direzione Verona, quando è andato a sbattere contro il camion senza rimorchio che, probabilmente, stava svoltando. La moto, per l’impatto violentissimo, si è infilata sotto il guardrail ed è rimasta incastrata.
L’autotrasportatore, disperato, è rimasto per diverso tempo seduto sul marciapiede all’esterno della pizzeria sull’incrocio, a due passi del luogo dell’incidente. Sotto choc continuava a ripetere di non aver visto la moto arrivare. Il mezzo pesante non è stato sottoposto a sequestro. Alcuni testimoni, quelli che precedevano l’Honda Cbr prima dell’incidente, raccontavano di aver sentito solo il botto. E poi, dicevano ancora ieri sera, «abbiamo visto il giovane steso a terra quasi esanime».
Una ragazza, una delle prime ad intervenire, al telefono con i soccorritori del 118 si è avvicinata al centauro per un ultimo, disperato, tentativo. Pochi instanti dopo l’incidente, però, si è fermato anche un medico, di passaggio in quel momento, che ha provato a rianimare il ragazzo. Ma non c’è stato niente da fare. Inutili anche l’intervento dei sanitari del Suem prontamente intervenuti, hanno solo potuto constatarne il decesso. Si tinge ancora di sangue l’asfalto veronese. Quello di ieri sera, infatti, è il quarto incidente mortale sulle strade della città. •.