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«Finalmente sicuri del ritorno dei quadri»

Il sindaco Tosi sfoglia il catalogo della mostra dei quadri di Castelvecchio a Kiev con gli assessori (da sinistra) Caleffi, Benetti e Lana MARCHIORI
Il sindaco Tosi sfoglia il catalogo della mostra dei quadri di Castelvecchio a Kiev con gli assessori (da sinistra) Caleffi, Benetti e Lana MARCHIORI
Il sindaco Tosi sfoglia il catalogo della mostra dei quadri di Castelvecchio a Kiev con gli assessori (da sinistra) Caleffi, Benetti e Lana MARCHIORI
Il sindaco Tosi sfoglia il catalogo della mostra dei quadri di Castelvecchio a Kiev con gli assessori (da sinistra) Caleffi, Benetti e Lana MARCHIORI

«Rivedere le nostre opere d’arte in buone condizioni e sapere che tra qualche settimana, probabilmente tra fine giugno e inizi di luglio, torneranno in città, lo confesso, mi ha molto emozionato». Reduce dal viaggio-lampo nella capitale ucraina, il sindaco Flavio Tosi presiede la riunione di Giunta, convocata all’agriturismo Ca’ dell’Orto, tra il quartiere Catena e il Saval, dove poi si festeggerà il compleanno dell’assessore Luigi Pisa.

Da Kiev Tosi ha portato il catalogo, curato dalla direttrice del museo Khanenko, Olena Zhyvkova, della mostra sui «Tesori salvati dell’Italia» dedicata ai 17 dipinti rubati a Castelvecchio il 19 novembre e ritrovati in Ucraina lo scorso 6 maggio. Nel piccolo volume si ringraziano «per l’importante collaborazione» il ministro Dario Franceschini, il consigliere del presidente della Repubblica italiana per la conservazione del patrimonio artistico Louis Godart, l’ambasciatore Fabrizio Romano, il sindaco Tosi e il generale dei carabinieri Mariano Ignazio Mossa, comandante del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale. Quanto alla durata dell’esposizione si indica genericamente «giugno 2016».

«Finalmente», sorride il sindaco, «abbiamo la certezza che a breve i quadri torneranno a Verona e credo che questa sia una bellissima notizia». Quando? «Presumibilmente tra fine giugno e inizi di luglio, la data esatta presto si saprà, e al loro rientro in città», fa sapere, «di sicuro ad accoglierle ci sarà il ministro Dario Franceschini». Tuttavia Tosi non esclude la possibilità che all’evento partecipi perfino il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Sulle modalità di restituzione delle tele, il sindaco, parla di «questione da definire a livello di diplomazie e rapporti istituzionali tra Italia e Ucraina». E a tale proposito conferma di aver invitato a Verona lo stesso presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko. «C’è da stabilire se sarà un nostro volo di Stato ad andare a prendere i quadri a Kiev o se saranno gli ucraini ad accompagnarli qui... Ma sono dettagli diplomatici, la cosa certa è che a breve tutti i veronesi potranno ammirare queste opere».

In città, però, non si sono ancora spente le polemiche sul conferimento della cittadinanza onoraria a Poroshenko. «Questa onorificenza la si dà per meriti nei confronti della città e l’ha avuta anche Adriano Celentano per aver dato visibilità mondiale a Verona con i suoi concerti in Arena... Nessuno aveva avuto da ridire, per cui ora non capisco le critiche visto che il presidente Poroshenko ha personalmente curato l’ultima parte dell’operazione di recupero dei dipinti. Credo che sia una cosa piuttosto significativa per la città e anche per l’intera umanità il recupero di un patrimonio che potevamo anche perdere per sempre». Poroshenko ha fornito alcuni dettagli inediti come il tentativo di corruzione delle guardie di frontiera. «I quadri», continua Tosi, «sono stati recuperati prima che sparissero in Transnistria o in Cecenia... un rischio altissimo. Ma questo segno di riconoscenza rinforza anche i legami economici con uno Stato che ha potenzialità di sviluppo enormi».

Enrico Santi

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