«Giù le mani dai bambini» recitava la bandiera sotto cui, ieri sera, in una Bra presidiata dalle Forze dell’Ordine, un centinaio di manifestanti del comitato spontaneo e apartitico PRO-Familia hanno sfilato in segno di solidarietà alle vittime dei fatti di Bibbiano (oggetto della nota inchiesta “Angeli e Demoni”) chiedendo verità e giustizia.
Chi munito di fiaccola elettrica, chi di una semplice candela, al raduno innanzi alla statua di equestre di Vittorio Emanuele II si sono avvicendati in tanti, dalle madri e padri veronesi che, accompagnati dai figli, hanno voluto far sentire la propria vicinanza piccoli del comune romagnolo illegittimamente sottratti alle rispettive famiglie, ad alcuni esponenti delle istituzioni locali e curiosi di passaggio.
In una nota del comitato promotore dell’evento ha fatto poi sapere che, «presso il Comune di Verona, è stata depositata una mozione, che oltre a condannare i fatti avvenuti a Bibbiano, affinché non si ripetano anche a Verona, si chiede che i servizi sociali si presentino semestralmente in Commissione consigliare a relazionare sugli affidi e sulla tutela dei minori».
Tra le istanze pubblicamente sollevate in occasione della fiaccolata, inoltre, i rappresentanti di Pro-Familia hanno chiesto che «non cali il silenzio sulla vicenda», e che istituzioni e amministratori, anche centrali, continuino a «vigilare e monitorare per prevenire le distorsioni del sistema (degli affidamenti, ndr)».