Trovato positivo all'alcoltest durante un controllo della polizia stradale, un giovane chiama il padre che arriva a prenderlo anch'egli ubriaco. Sembra una barzelletta ma è quanto è accaduto la sera di martedì a degli increduli agenti.
È successo sulla Provinciale 11 dove la Stradale aveva attivato un posto di blocco per il servizio di contrasto alla guida in stato di ebbrezza. Fermato un 36enne di Verona che è stato trovato positivo all'alcol dopo il test con l'etilometro. Per poter far ritorno a casa con la propria Golf, l'uomo ha chiamato i genitori che sono arrivati poco dopo: alla guida dell'auto c'era però il padre che, pur sapendo di essere atteso dalla polizia stradale, si è presentato ubriaco davanti agli agenti. Sottoposto anch'egli al test è infatti risultato con un livello di alcol nel sangue quasi superiore al doppio del consentito.
Gli agenti hanno quindi dovuto ritirare la patente a padre e figlio che sono stati affidati alla madre, unica sobria della famiglia in quel momento.
«Il problema principale per la sicurezza stradale è la mancanza di consapevolezza da parte dei cittadini dei rischi che derivano dal fatto di guidare dopo aver bevuto o usando il cellulare», spiega il dirigente dalla Stradale scaligera, Girolamo Lacquaniti. «Troppi sono convinti che qualche bicchiere non incida sulle loro capacità e lo dimostra il fatto che, pur sapendo di essere atteso dalla Polizia Stradale, il sessantatreenne denunciato, si è presentato alla guida con un tasso alcolemico di quasi 1, quando il limite massimo è pari a 0,5».