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«Eventi, una regia unica per ripartire»

Creare insieme un “ecosistema” coordinato e condiviso di eventi, congressi, manifestazioni, opere liriche che si terranno a Verona da qui al 2022, per essere pronti quando l’economia, colpita dalla pandemia, darà segnali di ripresa. È l’appello, unito alla disponibilità a collaborare per fare squadra, dei presidenti dell’Associazione albergatori di Verona e provincia Giulio Cavara e della Cooperativa albergatori veronesi Verona Booking Alessandro Tapparini. I quali hanno scritto per questo una lettera ai presidenti della Camera della Camera di commercio Giuseppe Riello, della Fondazione Arena nonché sindaco Federico Sboarina, di Veronafiere Maurizio Danese e dell’aeroporto Catullo e di Confcommercio Verona Paolo Arena. Rivolgendosi ai quattro destinatari del loro appello Cavara e Tapparini spiegano che «vi sappiamo consapevoli della difficoltà nella quale versano le numerose aziende rappresentate dalla Associazione albergatori di Verona e Provincia e dalla Cooperativa albergatori veronesi», precisano, «le quali si stanno battendo non solo per la propria sopravvivenza, ma anche per tutelare il posto di lavoro dei propri dipendenti». Ecco perché «serve una gestione condivisa, come se la destinazione fosse un unico organismo». È sbagliato dunque «procedere in ordine sparso, con decisioni delle quali alcuni degli attori maggiormente toccati e interessati verranno posti a conoscenza solo a cose fatte». Immediata la risposta di Riello, Danese, Sboarina e Arena, i quali in una nota accolgono «con soddisfazione» l’adesione delle due associazioni di albergatori a collaborare e fare squadra, ma facendo ciascuno la propria parte «nel rispetto dei ruoli che ciascuno riveste» e senza creare nuovi organismi. Precisano, i quattro presidenti, che la ripresa dal 2021 da istituzioni, mondo dell’impresa e associazioni di categoria è quanto mai condizionata dall’evoluzione della situazione pandemica. Pertanto «chiunque operi su scala internazionale è obbligato a tenere conto dei palinsesti che si stanno formando in Europa e nel mondo, a diverse velocità e con tempistiche rivoluzionate rispetto ali anni precedenti, cercando di salvaguardare il proprio business e la propria capacità di creare ricchezza a indotto per i territori di riferimento». Ed è «con questa responsabilità, rivolta anzitutto all’interesse dell’economia di Verona, che stiamo intessendo la strategia per il rilancio e le azioni che rendano concretamente raggiungibile la ripresa scaligera». Occorre «dunque lo sforzo di tutti gli attori locali», concludono, «sia per evitare miopi interpretazioni e incorrere in errate conclusioni, che per avere un “ecosistema” coordinato e con un’unica missione». •

Enrico Giardini

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