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«Entrambi sotto choc e spaventati... sarà dura»

«Come stanno i miei? Sono sotto choc, hanno paura, non si sentono più tranquilli perchè una roba così, davvero, è pesante, poteva diventare una tragedia, per fortuna non li hanno picchiati. Adesso temono che possano ritornare e sono terrorizzati. Diciamo che, per consolarci, non li hanno riempiti di botte, almeno non hanno usato quei coltelli». Elisa, una delle due figlie di Giovanni e Rina Girardi, è a casa dei genitori, in via Quarto Ponte. Mercoledì notte era al lavoro in ospedale, è stata informata ieri mattina della rapina e appena ha smontato il turno s’è precipitata da loro. «Hanno negli occhi la paura per quello che hanno vissuto, ma dal punto di vista medico è tutto ok, sono stati visitati e stanno bene. Sarà più dura curare gli strascichi psicologici di questa brutta avventura, trovarsi nel pieno della notte in camera da letto tre persone incappucciate che ti puntano il coltello alla gola e ti minacciano, è dura da superare». Poi, c’è il dispiacere per i danni materiali: «I gioielli che i miei tenevano in cassaforte erano quelli di parenti e familiari ora in vacanza», sospira Elisa, «ricordi di tutta una vita delle nostre famiglie, di chi non c’è più e ha lasciato in eredità, attraverso generazioni, piccoli oggetti ma dal grande valore affettivo. E’ un dolore nel dolore, per mia mamma soprattutto, perchè a subire questa rapina venendo colpiti nel cuore non sono stati solo i miei genitori ma anche le zie, le cugine». Dubbi e sospetti su qualcuno?« No, davvero...».

C.F.

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