<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
URBANISTICA

«Dopo Quinzano e Montorio rivedere il piano regolatore»

«A questo punto, la Giunta dovrebbe rivedere il Piano di assetto territoriale (una volta Prg) e il Piano degli interventi». Lo afferma l'ex assessore all'urbanistica Giorgio Massignan, architetto e esponente dell'associazione VeronaPolis, associazione che si occupa dell'equilibrio territoriale e ambientale. «La recente e doverosa scelta della Giunta di non adottare i Pua di Quinzano e di Montorio, per rispettivi 13 mila e 37.500 metri quadrati di abitativo, non può che trovare l'approvazione di tutti coloro che si preoccupano per la salvaguardia dell'ambiente e per l'equilibrio del territorio», spiega Massignan. «Ma mi chiedo», prosegue, «per quale motivo si sia voluto redigere un Piano degli interventi che prevede circa 2.844.000 metri cubi di nuovi edifici, ai quali si dovrebbero aggiungere le aree non attuate del vecchio Piano regolatore (700mila metri cubi), oltre a un volume di riserva (750mila metri cubi), che portano la potenzialità insediativa residenziale a 4.293.000 metri cubi, più o meno 14.000 nuovi appartamenti». «Ma abbiamo veramente bisogno di tutto questo cemento? Ricordiamo che dall'ultimo censimento Verona, dal 2001 al 2011, ha perso circa 3mila abitanti e che ci sono oltre 10mila appartamenti non utilizzati, circa il 20% del nostro patrimonio edilizio abitativo, una quota quattro volte maggiore di quella tedesca». Da qui l'invito alla Giunta «a rivedere l'intero impianto del Pat e del Piano interventi sulla base delle reali necessità di Verona e fin da subito a non adottare i Pua delle manifestazioni d'interesse numero 123 di Villa Monastero a Parona, in un'area caratterizzata da importanti elementi del paesaggio storico. E poi la 400 con nuova volumetria edilizia prevista ad Avesa, nel tessuto storico che conclude villa Scopoli. E poi la 142 che prevede edifici in fondo a via Marsala accanto alla dimenticata villa settecentesca. Infine, la 410 a Santa Maria in Stelle».o

Suggerimenti