<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Tornerà a ospitare film ma non solo

Dopo oltre dieci anni riapre il Ciak: comprato da una «cordata» di 330 veronesi

di Ilaria Noro
Riapre il Ciak (video Marchiori)
Riapre il Ciak (video Marchiori)
Il Ciak tornerà a vivere

Dopo oltre un decennio di porte sbarrate e schermi spenti, l’ex Ciak di via XX Settembre punta a nuova vita. Non solo come cinema di comunità ma anche come polo culturale e punto d’incontro per le associazioni, le comunità e le molte realtà che gravitano attorno al quartiere di Veronetta, prima su tutte l’Università.

Il preliminare per l’acquisizione degli oltre mille metri quadri dello spazio sotto la galleria Embassy, nel cuore di Veronetta, è stato firmato. E ora l’impresa sociale ViveVisioni, che conta oltre 330 soci sostenitori, può iniziare l’iter burocratico per i primi lavori di sistemazione.

 

Riapre il Ciak (video Marchiori)

 

Si procederà a stralci. I 200mila euro, costo dell’acquisto cui per ora sono stati versati i primi 30mila euro di caparra, dovrà essere saldato in sei anni.

A questi, si aggiungono i costi per i lavori di riqualificazione degli spazi, stimati in oltre 600mila euro. I primi 50mila sono già a disposizione, erogati dalla Regione Veneto, e serviranno per sistemare il piano terra e poter già aprire alcune stanze. Secondo il progetto di ViveVisioni, una volta a regime il Ri-Ciak sarà aperto tutto il giorno per sette giorni alla settimana con un calendario fitto non solo di proiezioni ma anche di laboratori, seminari, incontri, stage, dibattiti e altre attività culturali.

Suggerimenti