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Tragedia di viale Galliano, parla il giovane investitore

«Dopo l'incidente
non sapevo cosa
fare, ero nel panico»

Tragedia di viale Galliano, parla il giovane investitore
Pedone investito in via Galliano
Pedone investito in via Galliano
Pedone investito in via Galliano
Pedone investito in via Galliano

In tribunale, per l’interrogatorio di convalida davanti al gip Luciano Gorra, Edoardo, - il giovane che sabato ha investito e ucciso in via Galliano il cittadino estone Rait Kruusement, in città per Marmomac - è arrivato accompagnato dagli agenti della polizia municipale di Verona ma con lui c’erano anche i genitori. Ha 20 anni, ha preso la patente nel luglio del 2017, le ipotesi d’accusa a suo carico sono molteplici (omicidio colposo, guida in stato di ebbrezza, omissione di soccorso e fuga), e resterà ai domiciliari perché il magistrato ha ritenuto reale il pericolo che possa commettere altri reati della stessa specie «ben potendo l’indagato procurarsi la disponibilità di un veicolo e mettersi al volante pur essendogli stata ritirata la patente».

 

Ieri mattina, assistito dall’avvocato Paolo Maruzzo, il giovane ha chiesto di restare ai domiciliari e ha accettato di rispondere. «Non sapevo cosa fare», ha ripetuto. E, rispondendo al gip, ha detto di non essersi reso conto di aver investito un uomo. Il suo amico ha chiamato il 118 e appena si sono resi conto di quel che era successo sono tornati sul luogo dell’investimento.

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