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Le reazioni veronesi e del Veneto

Dopo l'assalto dei no Green pass a Roma, presidiata la sede della Cgil di Verona: «Con i lavoratori e contro il fascismo. Sempre»

Facci: «È ora di mettere al bando le formazioni politiche che si ispirano al fascismo»
Presidio davanti alla sede della Cgil di via Settembrini (foto Fb @MicheleBertucco)
Presidio davanti alla sede della Cgil di via Settembrini (foto Fb @MicheleBertucco)
Facci: "Difendiamo la democrazia"

Da ieri sera la Camera del lavoro di Verona di via Settembrini, come centinaia di altre sedi sindacali nel resto del Paese, viene presidiata permanentemente da sindacalisti e responsabili delle categorie, dopo l’attacco nel pomeriggio alla sede di Roma. Il presidio continuerà per tutta la notte, mentre da domani verrà allargato a delegati sindacali e lavoratori che affluiranno verso la sede provinciale e in tutte le altre sedi sindacali del Veronese.

«La risposta della Cgil all’assalto squadrista alla sede nazionale a Roma da parte di gruppi neofascisti mascherati da novax è forte e compatta», ha detto il segretario generale Stefano Facci. «Con questa mobilitazione straordinaria - ha aggiunto - vogliamo prevenire eventuali azioni emulative nonché difendere un fondamentale principio di democrazia che è la libertà di fare sindacato, che oggi è stato violato. Chiediamo che questo gesto, che richiama alla memoria gli assalti squadristi alle Camere del lavoro dell’inizio del Ventennio fascista, non resti impunito e che si provveda finalmente a mettere al bando tutte le formazioni politiche che si ispirano ai valori e alle pratiche del fascismo», ha concluso Facci.

 

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Questa mattina il presidio davanti alla sede di via Settembrini si è fatto numeroso e, tra le bandiere, è comparso anche il cartellone: «Make Italia antifascista again». Tanti cittadini e qualche politico a manifestare solidarietà al sindacato e condannare l'aggressione avvenuta a Roma da parte di squadristi di estrema destra. Tra questi il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, Michele Bertucco, che dice: «Quanto avvenuto a Roma è di una gravità inaudita perché era dal tempo del fascismo storico che il Sindacato non veniva preso di mira così apertamente e con tanta insensata violenza. Un salto di qualità che deve portare a sciogliere ogni indugio circa l’opportunità di applicare con rigore il dettato della Costituzione laddove vieta la riorganizzazione del partito fascista». E prosegue: «Le formazioni neofasciste vanno pertanto sciolte e messe nella condizioni di non nuocere. A livello comunale presenterò una mozione di condanna delle violenze contro il Sindacato sindacali e di solidarietà alla Cgil sulla quale mi auguro si riuscirà a convergere “senza se e senza ma”. Certo è che con la sua assenza al presidio di stamane della Cgil, il Sindaco ha mancato un’altra occasione di distensione e per creare un fronte comune contro la violenza politica».

Anche il senatore del Pd Vincenzo D'Arienzo, presente al presidio, sui social ha sottolineato: «Per la democrazia. 100 anni fa i fascisti attaccavano le sedi dei sindacati. Ieri hanno ripetuto quell'assalto. Con i lavoratori e contro il fascismo, Sempre. Qui alla sede CGIL di Verona, per partecipare alle manifestazioni di solidarietà. Lo avverto come un dovere.»

 

Presidio Cgil (Marchiori)

 

Anche Cisl Veneto esprime in una nota «piena solidarietà e vicinanza a tutti gli iscritti e i dirigenti della Cgil veneta e nazionale per il vergognoso attacco squadrista di ieri alla loro sede nazionale». Una solidarietà che oggi viene portata anche di persona nelle sedi del Veneto di Cgil, che resteranno aperte tutto il giorno, dai segretari e dai dirigenti territoriali e regionali di Cisl. Il sindacato sottolinea inoltre che deturpazioni, imbrattamenti, striscioni con offese e minacce sono apparsi in molte sedi Cisl in tutto il Paese; in Veneto è successo alla sede di Verona.

Nelle scorse ore, inoltre, l’account facebook di Cisl Veneto è stato oggetto di un attacco di NoVax, come già era successo mesi fa, a seguito della pubblicazione di un post sulle vaccinazioni, con centinaia di commenti offensivi. «Evidentemente - commenta il segretario regionale Gianfranco Refosco - c’è chi ha interesse a strumentalizzare la paura e il risentimento diffuso dopo più di un anno e mezzo di pandemia per destabilizzare il Paese e creare un clima di spaccatura e conflitto nella società. In questa delicata situazione, è il momento dell’unità di tutte le forze democratiche, a partire dal sindacato che è uno dei primi bersagli, perchè è un vero e diffuso presidio di libertà, pluralismo, democrazia e partecipazione reale di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati».

«Ci aspettiamo però - puntualizza Refosco - anche una presa di posizione chiara e non ambigua da parte di tutti i partiti politici del Veneto, di netta condanna agli attacchi fascisti ed eversivi in corso e di decisa promozione della coesione democratica del Paese».

 

Marco De Pasquale di Sinistra Italiana di Verona commenta: «L’aggressione violenta e fascista che ha subito la sede nazionale della CGIL durante la manifestazione No Green Pass costituisce un episodio di inaudita gravità. Questa mattina, anche a Verona, come in tutto il paese, Sinistra Italiana era presente nei presidi di solidarietà che si sono tenuti sotto le sedi della CGIL. La mobilitazione di tutte le forze democratiche e antifasciste è la risposta che è stata da subito messa in campo, e che va accompagnata dall’applicazione rigorosa della Costituzione, nata dalla Resistenza: si sciolgano subito tutte le organizzazioni fasciste. Come Sinistra Italiana di Verona siamo e saremo sempre impegnati/e contro ogni rigurgito fascista, insieme alle forze solidali e democratiche». 

 

La CNA del Veneto esprime solidarietà: «Come CNA regionale non possiamo che unirci nell'esprimere la nostra solidarietà a CGIL tutta per gli esecrandi avvenimenti accaduti il 9 ottobre a Roma e Milano. Condanniamo con fermezza l’attacco alla sede del sindacato e le violenze nei confronti delle forze dell’ordine. Manifestare il proprio dissenso è un cardine della democrazia ma la violenza è inaccettabile e va sempre respinta. Il sindacato e le associazioni datoriali sono e continueranno ad essere un presidio di libertà e di democrazia», così in una nota il presidente regionale CNA Veneto Moreno De Col e il segretario regionale Matteo Ribon

 

«Violenza da condannare - dice Flavio Tosi -. Sono favorevole fin dal primo momento al green pass, ma ovviamente rispetto chi sente la necessità di manifestare diversamente. Tuttavia grazie al certificato verde stiamo evitando nuove restrizioni sociali e un possibile collasso economico del Paese. Sono quasi sempre critico con le posizioni politiche della Cgil, tuttavia sul green pass Landini ha adottato una posizione responsabile e condivisibile».

 

«Abbiamo assistito a scene che non avremmo mai voluto vedere soprattutto in un Paese civile. Quello che è accaduto a Roma non ha nulla a che vedere con una manifestazione democratica e con i diritti che devono essere garantiti ai tutti di manifestare ed esporre le proprie idee», ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia nell'esprimere solidarietà alla Cgil e condannando i fatti di Roma.

 

«Una violenza inaudita e soprattutto gratuita. Quello che è successo a Roma è senza senso e pertanto va doppiamente condannato -  afferma il sindaco Federico Sboarina in una nota - La Cgil non ha nulla a che vedere con il green pass e soprattutto non si deve accettare alcuna forma di violenza. Alla segreteria provinciale veronese ho già espresso la mia solidarietà. Tutti devono poter dimostrare liberamente le proprie opinioni, ma a nessuno deve essere permesso di trasformare in vandalismo una manifestazione. Il vaccino è stato indispensabile per vincere il virus, chi non la pensa così deve essere libero di dirlo ma non di costringere un paese civile a scene di guerriglia urbana».

 

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