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LA STORIA

Dona un rene
alla moglie
e la salva

Marta Agnoli con il marito Luca Ferrari
Marta Agnoli con il marito Luca Ferrari
Marta Agnoli con il marito Luca Ferrari
Marta Agnoli con il marito Luca Ferrari

«Ho provato in tutti i modi a dissuaderlo, non volevo fosse lui a darmi il rene, ho chiesto ai medici di tenermi in lista per aspettare l’organo da cadavere, potevo resistere ancora e tirare avanti con la dialisi». Marta Agnoli, la donna a cui il marito ha donato un rene, ammette: «In realtà avevo paura, ero terrorizzata più per lui che per me: non avrei mai accettato di fargli correre dei rischi».

 

«Quando mi ha detto “che problema c’è? Te lo do il rene“, l’ho scongiurato di lasciar perdere. L’espianto non è una passeggiata. Ma Luca è stato irremovibile». Marta, di Pescantina, impiegata nello studio notarile Maurizio e Mattia Marino, è stata operata dall’equipe del dottor Luigino Boschiero, responsabile del Centro trapianti renali di Verona, dopo due anni di dialisi per una nefropatia. Luca Ferrari lavora alla Payanini, ditta di marmo di Volargne: «Non ho avuto dubbi mai», ammette, «quando l’equipe della nefrologia ci ha comunicato che la situazione imponeva l’inserimento di Marta nelle liste, mi è venuto spontaneo dire “ci sono io“ e non mi sento un marito più bravo di altri».

 

Marta e Luca il 4 dicembre 2019 sono entrati in sala operatoria al Polo Confortini a poche ore di distanza uno dall’altra. L’equipe chirurgica del professor Boschiero ha eseguito gli interventi. Marta racconta di «stare benissimo. Siamo ancora in convalescenza, ma appena possibile vogliamo tornare ad una vita normale. Ora abbiamo tanti progetti da realizzare. Vorremmo adottare un bambino, speriamo di riuscirci».

C.F.

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