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RIVOLUZIONE DIGITALE

Per i servizi online della pubblica amministrazione lo Spid ora è obbligatorio. Ecco dove e come ottenerlo

La App: uno smartphone con la app di Poste per l’utilizzo dello Spid
La App: uno smartphone con la app di Poste per l’utilizzo dello Spid
La App: uno smartphone con la app di Poste per l’utilizzo dello Spid
La App: uno smartphone con la app di Poste per l’utilizzo dello Spid

Da oggi, primo ottobre, per accedere a tutti i servizi online erogati dalla Pubblica amministrazione sarà obbligatorio dotarsi di Spid, il Sistema pubblico di identità digitale. Un cambiamento imposto dalla normativa nazionale, nello specifico dal decreto «Semplificazione e innovazione digitale», poi convertito in legge. Le alternative allo Spid sono due: la carta di identità elettronica (Cie) e la Carta Nazionale dei Servizi (Cns), una smart card corrispondente ad esempio ai dispositivi di firma digitale o alla tessera sanitaria. Va detto però che queste due soluzioni non sono sempre di facile di utilizzo perché richiedono appositi dispositivi di lettura. Quindi meglio optare per lo Spid, «passe-partout» digitale unico per ottenere online servizi quali il certificato dell’Inps, il pagamento della Tasi o del bollo auto, di una multa o delle tasse dell’università statale.

 

Ma sarà necessario anche per la richiesta di una prestazione sanitaria, per entrare nel proprio Fascicolo Sanitario Elettronico e per la consultazione del Cud. Diventerà inoltre la chiave di accesso via internet ai servizi erogati da Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Regioni e Comuni.

 

Possono fare richiesta di Spid tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni, anche quelli che risiedono all’estero. Per ottenerlo bisogna rivolgersi a uno dei gestori di identità (detti anche provider) digitale autorizzati dall’Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale: Aruba, In.Te.Sa., Infocert, Lepida, Namirial, Poste italiane, Register, Sielte, TI Trust Technologies. Scegliere uno o l’altro non cambia, le credenziali rilasciate hanno la stessa validità. Prima fase, la registrazione. Muniti di un documento italiano in corso di validità, che può essere la carta di identità, la patente o il passaporto, di tessera sanitaria o codice fiscale, di e-mail e numero di cellulare, ci si iscrive sul sito del gestore scelto. Si inseriscono i dati anagrafici, si richiedono le credenziali Spid e si procede poi con la seconda fase, il riconoscimento, che può avvenire in diverse modalità, gratuite o a pagamento, a seconda del gestore.

 

Può essere fatto di persona, andando negli uffici di identità digitale o negli sportelli delle pubbliche amministrazioni che hanno attivato questo servizio. Ad esempio il Comune di Verona lo mette a disposizione gratuitamente all’Urp di via Adigetto 10, al piano terra. È possibile affidarsi anche ad alcune attività commerciali private che hanno stretto una convenzione con uno dei nove identity provider.

 

Seconda opzione, via webcam con un operatore messo a disposizione dal gestore di identità: attenzione, perché molti offrono questo servizio a pagamento. Il riconoscimento può avvenire anche online, con Carta d’identità elettronica o passaporto elettronico attraverso le app dei provider fruibili da smartphone o tablet. Infine, quarta opzione, attraverso la Carta Nazionale dei Servizi (Cns) cioè la tessera sanitaria, oppure con firma digitale grazie all’ausilio di un lettore (ad esempio la smart card) e del relativo pin.

 

I tempi di rilascio dell’identità digitale dipendono dai singoli gestori. Una volta ottenuto, l’utilizzo dello Spid per i cittadini è gratuito. Chi non è in grado di utilizzarlo, per esempio anziani o soggetti fragili, può delegare un’altra persona a farlo, un parente, un tutore, oppure curatori e amministratori di sostegno. La richiesta può essere effettuata direttamente dal delegante nella sede territoriale dell’Inps. Per chi invece è autosufficiente ma ha difficoltà a giostrarsi tra app, portali web e numeri di telefono, il Comune di Verona ha avviato nei mesi scorsi all’interno dell’Urp di via Adigetto e al Protocollo Informatico al primo piano di Palazzo Barbieri un servizio per il rilascio gratuito dell’identità Spid. Si prende appuntamento chiamando il numero unico 045 2212210, oppure attraverso il sito al sito www.bookingapp.filavia.it e ci si presenta poi ai punti Spid con tessera sanitaria, documento di identità italiano valido, numero di cellulare e un indirizzo e-mail.

 

Ad oggi gli Spid emessi dal Comune sono oltre 4mila, un migliaio rilasciati nel solo mese di settembre. «La pubblica amministrazione è sempre più digitale a vantaggio dei cittadini che più velocemente e senza tanti spostamenti raggiungono gli uffici», dice l'assessore ai Servizi demografici Stefano Bianchini.

 

«Un concetto che i veronesi hanno capito», aggiunge, «lo dimostrano le richieste di attivazione Spid che abbiamo fatto dai nostri sportelli. Da mesi abbiamo avviato questo servizio gratuito al nostro ufficio Anagrafe per permettere anche a chi ha poca dimestichezza con la tecnologia di avere il codice. Sono soddisfatto del flusso e dell'efficienza del nostro personale perché questo ultimo mese è stato intenso».

Francesca Lorandi

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