<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il bilancio dell'estate al servizio dei concerti

Da Joey Tempest a Patty Pravo, la Croce Bianca in Arena soccorre anche le star

.
La benedizione a San Zeno dei nuovi mezzi della Croce Bianca (Marchiori)
La benedizione a San Zeno dei nuovi mezzi della Croce Bianca (Marchiori)
La benedizione a San Zeno dei nuovi mezzi della Croce Bianca (Marchiori)
La benedizione a San Zeno dei nuovi mezzi della Croce Bianca (Marchiori)

Le osserviamo come se incarnassero la perfezione, eppure, a volte, capita che anche le star facciano degli scivoloni... nel vero senso del termine. Questa estate è successo al frontman degli Europe, Joey Tempest, e alla inossidabile Patty Pravo: ma non sono loro i primi e non saranno di certo gli ultimi a cui tocca la rovinosa caduta dal palco dell'Arena, sul quale vigilano, come nel resto dell'anfiteatro, i soccorritori della Croce Bianca di Verona.

L'associazione di pronto intervento sta assicurando il presidio sanitario durante i concerti e gli spettacoli extra lirica (23 quelli in palinsesto, 18 dei quali si sono già svolti) e finora ha garantito 40 interventi di emergenza-urgenza, alcuni dei quali nel backstage e con protagonisti... gli artisti.

«Il cantante degli Europe è scivolato andando verso la platea, ma è stato fortunato: qualche centimetro più in là e avrebbe centrato in pieno con la testa una sbarra di ferro. La stessa sera (lo show evento «Amadeus '60 '70 '80» di domenica 14 settembre, ndr) un membro dello staff organizzativo è «volato» nella buca dell'orchestra e si è rotto il coccige. Ha preso una bella botta anche Patty Pravo, inciampata nell'amplificatore e caduta all'indietro, per fortuna senza conseguenze. La maggioranza degli interventi si è verificata però per malori tra il pubblico o cadute dai gradoni. Quest'anno abbiamo soccorso anche un infartuato». Lo racconta Pierluigi Verga, presidente della Croce Bianca di Verona, dal cuore di piazza San Zeno, la Basilica, a pochi metri dalla sede dell'associazione, dove ieri mattina si è svolta la cerimonia di benedizione dei nuovi mezzi di soccorso, del camper Wingamm di supporto per le assistenze sanitarie (utilizzato come presidio anche sulle spiagge del Garda) e del nuovo gazebo, donato dal Lions Club Verona Host, che in piazza Bra funge da punto Covid.

L'abate di San Zeno, monsignor Gianni Ballarini, ha impartito la benedizione anche ai soccorritori: «Grazie per mettervi a disposizione del prossimo e occuparvi, come volontari, dell'aiuto e del soccorso fraterno», ha detto. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Federico Sboarina con l'assessore alla Protezione civile Marco Padovani, il vicepresidente della Provincia Pino Caldana, gli incaricati della Prefettura, le forze dell'ordine e i rappresentati degli sponsor che hanno donato i materiali, fra i quali la ditta Turri & Boari e il Lions Club Verona Host, rappresentato ieri dal presidente Marco Zanini. È intervenuto anche il Papà del Gnoco, che ha «casa» proprio di fronte alla sede della Croce Bianca. Tutti hanno espresso parole di elogio e ringraziamento rivolte al personale volontario e dipendete dell'associazione.

Con l'occasione è stato fatto il punto sull'attività sanitaria di emergenza-urgenza svolta dai volontari durante i concerti e gli spettacoli areniani. Finora l'associazione ha assicurato quasi 340 ore di presidio esterno solo per l'allestimento, il disallestimento e le prove, con la presenza fissa di un medico, due infermieri e 18 soccorritori suddivisi in cinque squadre. Croce Bianca ha svolto il servizio in collaborazione con altre associazioni di pronto intervento: Croce Blu, Sos Sona, Sogit Lignano, Croce Bianca alto Garda. Lo scorso anno l'associazione ha effettuato settemila trasporti, per un totale di 25mila ore di volontariato, e 5.400 ore di presidio sanitario in 265 manifestazioni.

Laura Perina

Suggerimenti