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EMERGENZA CORONAVIRUS

Csv, la sfida
del volontariato:
«Non improvvisare»

Chiara Tommasini
Chiara Tommasini
Chiara Tommasini
Chiara Tommasini

Centinaia le telefonate che arrivano in questi giorni al Csv, Centro di Servizio per il Volontariato, da parte di associazioni e singoli cittadini che vogliono capire come contribuire. Le informazioni per il mondo del volontariato, per chi è in difficoltà e cerca aiuto, per chi vuole dare una mano, sono sui canali on-line (sito e pagina FbCSV Verona Federazione del Volontariato) e contattando il centralino del Centro di Servizio per il Volontariato di Verona. Punto di riferimento si conferma il Centro di servizio per il volontariato che sta ricevendo telefonate che provengono da volontari e associazioni rispetto alle attività di volontariato ammesse nel rispetto dei decreti governativi, e da cittadini solidali che vorrebbero dare una mano.

 

«La priorità al momento è quella di non improvvisarsi volontari», ribadisce Chiara Tommasini, presidente del Csv di Verona. «Prima di tutto viene la salute e la sicurezza collettiva, che ad oggi corrisponde all’imperativo del #iorestoacasa. Soprattutto in questo momento il volontariato organizzato è protagonista, a fianco e in necessario coordinamento con le istituzioni, per tutelare la salute e il benessere di tutti». Le associazioni che operano in prima linea hanno bisogno di presidi sanitari, dispositivi di protezione per mantenere in sicurezza i propri volontari. Sono attive molte raccolte fondi e richieste di contribuire. Le informazioni sono reperibili nella pagina dedicata in home page del sito del Csv di Verona, www.csv.verona.it, e sulla pagina facebook: CSV Verona Federazione del Volontariato.

 

Ai cittadini che vogliono rendersi utili, l’invito è quello di contattare (telefonicamente o via mail) gli operatori del CSV che sapranno fornire informazioni utili su cosa ciascuno può fare per contribuire ma senza rischiare di contravvenire alle restrizioni vigenti. Il CSV di Verona è in contatto costante con le istituzioni di riferimento e con le associazioni autorizzate ad operare. Non solo i singoli ma anche imprese piccole e grandi possono fare la loro parte. Le misure recentemente adottate hanno aumentato le tipologie di beni che possono essere donati con l’«antisprechi»: chi avesse rimanenze di magazzino può destinarle a fini di solidarietà sociale, godendo di agevolazioni fiscali. 

 

Sempre sul sito del CSV di Verona, si trovano i numeri utili, le istituzioni di riferimento, un elenco aggiornato delle iniziative messe in atto dai Comuni sulla provincia di Verona, in collaborazione con volontariato e Terzo settore, per venire incontro all’esigenza di fornire beni di prima necessità medicinali, ma anche un punto di ascolto per persone anziane, fragili e sole.
«Il tuo vicino è un anziano solo o non può provvedere alla spesa? La cosa migliore che si possa fare è metterlo in contatto con i servizi dedicati che il suo Comune ha attivato», ricorda Chiara Tommasini. Il centralino del Csv è operativo tutte le mattine da lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì pomeriggio dalle 15 alle 18. Tel. 045 8011978, e-mail info@csv.verona.it. 

 

I contatti utili

 

 

 

 

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