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LA TRAGEDIA

«Cristiano? Insostituibile e generoso»

«Un educatore amato» Il parroco: «Ci sapeva fare con gli adolescenti ed era pieno di energie»
Cristiano Zanetti, 42 anni, morto domenica in un incidente in moto
Cristiano Zanetti, 42 anni, morto domenica in un incidente in moto
Cristiano Zanetti, 42 anni, morto domenica in un incidente in moto
Cristiano Zanetti, 42 anni, morto domenica in un incidente in moto

«Insostituibile». È così che definiscono Cristiano Zanetti all'associazione Il Germoglio di San Massimo.
Il quarantaduenne veronese che ha perso la vita nel primo pomeriggio di domenica, mentre viaggiava in tangenziale nord sulla sua moto Ducati, lascia un vuoto enorme tra operatori e volontari dell'associazione di cui, dal 2013, era presidente.
Una mancanza che segna in modo palpabile e pieno di dolore soprattutto il gruppo di adolescenti, tra i 14 e i 18 anni, di cui era educatore, e a cui si dedicava ogni pomeriggio con passione e competenza per aiutarli a risolvere difficoltà e lacune scolastiche.
Ieri il tam tam di telefonate e messaggi su cellulari e social network è stato incessante e alcuni dei ragazzi che erano seguiti da Cristiano non se la sono nemmeno sentita di sedersi sui loro banchi di scuola. «Era una persona che dava molto dal punto di vista affettivo», commenta al telefono la collega educatrice Barbara Stoppele, mentre cerca di trattenere le lacrime.
«Dal 2013 aveva anche il ruolo istituzionale di presidente, ma la sua competenza di educatore aveva origini lontane, era già stato educatore di strada e in un centro di Borgo Nuovo. Io lo conoscevo di vista da una vita, abitando nello stesso quartiere, ma negli ultimi anni avevo avuto modo di apprezzare le sue doti e la grande abilità nel saper mettere in ordine le cose, pur in una grande confusione». La perdita più grande, però, non è quella avvenuta per gli undici ragazzi che Cristiano seguiva al Germoglio. Il centauro che abitava in via Lugagnano era infatti anche il padre di una bimba di 7 anni.
Dice ancora Barbara: «Aveva comprato la moto solo un anno fa per soddisfare un desiderio di vecchia data. Parecchi anni prima aveva infatti avuto un'altra moto, poi venduta, e voleva rimettersi in sella. Ma usava poco la Ducati, e solitamente si spostava in auto».
Domenica, purtroppo, Cristiano non ha rinunciato alle due ruote. Per cause in corso d'accertamento il mezzo ha perduto aderenza sull'asfalto ed è finito a terra vicino allo svincolo per Brescia-Trento, togliendogli sul colpo la vita.
Se n'è andato così «un uomo generoso e molto disponibile», come lo definisce il parroco di San Massimo, don Luca. «Ho conosciuto Cristiano l'anno scorso in occasione di un campeggio per le famiglie. La sua vivacità non gli impediva di prendere le cose molto sul serio, occupandosi con energia e capacità di una fascia di adolescenti impegnativa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chiara Bazzanella

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