C’è fame di lirica in Arena. Ma di una lirica unica, di qualità. Con un palcoscenico tale da sfruttare l’intera quota di anfiteatro non dedicata agli spettatori. Insomma, di maggiore impatto. E con un cartellone sempre più vario, anno per anno. Perché anche il melomane più affezionato al classico ha voglia di novità. Poi, meno serate. Insomma: far tornare a casa gli spettatori con il ricordo di uno spettacolo senza confronti. Che solo qui a Verona, nel bimillenario anfiteatro romano, possono gustare. Chi lo dice? Lo dice Robert Schweitzer, un promoter turistico tedesco, notissimo in città, che da decenni organizza trasferte per spettatori in Arena. E ha il polso del pubblico di affezionati, molto esigente.
Certi auspici e giudizi valgono tanto più quest’anno. (...)
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