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Coronavirus, il bollettino della Regione

Salgono a 4 i casi
a Verona, Sboarina:
«La vita non cambia»

Il bollettino della Regione
La protezione civile all'ospedale di Borgo Roma (foto Marchiori)
La protezione civile all'ospedale di Borgo Roma (foto Marchiori)
Zaia sul decreto 1° marzo

ORE 19.30

Salgono a quattro i casi di coronavirus confermati a Verona, come certifica il bollettino della regione Veneto aggiornato alle 17 del primo marzo. Due di loro sono ricoverati a Borgo Roma. Non è stato ancora comunicato dalla autorità sanitarie il comune di residenza di nessuno dei quattro.

In tutto in Veneto i tamponi positivi sono 265, dei quali 64 ricoverati, di cui 14 in terapia intensiva (nessuno dei due ricoveri veronesi)

 

ORE 12

Solo saliti a 223 (aggiornamento ore 12 del 1 marzo) in Veneto i casi positivi al coronavirus.  27 in più del report precedente: due nuovi casi sono a Verona. Lo rende noto la Regione. Di questi, 87 appartengono al focolaio di contagio di Vò, 42 a Treviso, 19 a Venezia, 12 a Limena, 5 a Mirano, 3 a Vicenza, 5 a Padova, 2 a Verona, e uno che il bollettino definisce «attribuito a Codogno». Per 47 casi è ancora in corso l’assegnazione epidemiologica ad un cluster specifico. I ricoverati complessivi sono 59, di cui 12 in terapia intensiva.

 

Coronavirus, il bollettino regionale
Coronavirus, il bollettino regionale

 

Si tratta, appunto, di due positività registrate solo oggi: un caso asintomatico e un ricoverato in ospedale per accertamenti. Proprio ieri mattina,  l'Ulss 9 aveva affermato che a Verona non erano stati ancora riscontrati casi. Sempre l'Ulss9, attraverso la propria pagina Facebook, ha questa mattina smentito la notizia pubblicata da una testata online di un caso di coronavirus a Soave

 

Intanto il sindaco di Verona Federico Sboarina, nel confermare il dato emanato dalla Regione, cerca di tranquillizzare la cittadinanza con un post sui social: «Invito i veronesi a mantenere le proprie abitudini, nel rispetto come hanno fatto finora delle misure igienico sanitarie. In ogni caso, Verona non si deve fermare. Pur seguendo le prossime prescrizioni che il Ministero comunicherà alle Regioni, dobbiamo continuare a vivere la nostra quotidianità».
 
 

Articolo in aggiornamento

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