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I dati

Covid, in un anno morto il 18% degli ospiti delle case di riposo veronesi. Ora contagi crollati

Praticamente tutte e 74 le strutture accreditate nel veronese hanno combattuto con l’infezione da Sars coV-2, chi un anno fa e chi tra novembre e dicembre.

Dal 20 febbraio del 2020 al 12 febbraio 2021 (data dell’ultimo rilievo ufficiale dell’Ulss 9) sono morti con Covid 19 984 anziani residenti nelle case di riposo. Di questi, 665 nelle Rsa e 319 in ospedale. Il dato corrisponde al 17,9 del totale degli ospiti. Alcune strutture hanno pagato tributi particolarmente alti, in una ci sono stati 48 morti, in altre due oltre 40, in tre oltre 30.

 L’Ulss 9 ha consegnato alle case di riposo 13.284 dosi di vaccino Pfizer, le strutture ne hanno somministrate 13.278 (7.349 prime e 5.929 seconde), per il 77 per cento a femmine e per 23 a maschi. 

Raffaele Grottola, direttore sociosanitario dell’Ulss 9 a capo del team che si interfaccia con i gestori dei centri servizi: «La situazione adesso è tranquilla e gestibile. Abbiamo una coda di epidemia, con una trentina di operatori e poco meno di 120 ospiti ancora positivi. Il problema cruciale ora è quello del calo degli ingressi di nuovi ospiti, mentre in prospettiva servono la riforma delle Ipab e lo sviluppo dei centri servizi».

 

L'approfondimento e i dati completi sul giornale in edicola e in versione digitale

 

Francesca Mazzola

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