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I consiglieri regionali Casali e Bassi

«Contro l'odio
e l'antisemitismo
via ad Anna Frank»

La proposta dei consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Casali e Bassi

 Anna Frank a scuola: morì nel lager di Bergen Belser a 16 anni
Anna Frank a scuola: morì nel lager di Bergen Belser a 16 anni

 Anna Frank a scuola: morì nel lager di Bergen Belser a 16 anni
Anna Frank a scuola: morì nel lager di Bergen Belser a 16 anni

«Contro l’odio e i rigurgiti di antisemitismo dedichiamo una via ad Anna Frank». L’idea nasce dai consiglieri regionali veronesi Stefano Casali e Andrea Bassi, di recente approdati in Fratelli d’Italia.

 

La proposta arriva dopo le polemiche sulla decisione della Giunta comunale di dedicare una strada allo storico leader del Msi Giorgio Almirante. Decisione fortemente contestata dalla comunità ebraica veronese e dalla stessa senatrice a vita Liliana Segre che l’ha definita incompatibile con la cittadinanza onoraria conferitagli dal Consiglio comunale poiché Almirante, durante il regime fascista, fu un convinto fautore delle leggi razziali.

 

«La Regione del Veneto», si legge nella mozione firmata dai consiglieri regionali del gruppo Fratelli d’Italia-Mcr Stefano Casali, Andrea Bassi e Joe Formaggio, «si attivi per sensibilizzare le amministrazioni affinché nelle nuove lottizzazioni intitolino una strada ad Anna Frank. In questo mese, spiegano i consiglieri, ricorre il 75° anniversario della morte di Anna Frank, la giovane ebrea tedesca divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario, scritto nel periodo in cui lei e la sua famiglia si nascondevano dai nazisti e per la sua tragica morte nel campo di Bergen Belsen».

 

«Inoltre», proseguono, «stiamo vivendo un periodo in cui l’odio e l’antisemitismo e il negazionismo degli eventi della seconda guerra mondiale sono quotidiani per le nostre vite. Esempi come quello di Anna Frank dovrebbero quindi rappresentare un monito a ricordo di quegli avvenimenti». E concludono: «È indispensabile imprimere nella memoria dei cittadini e delle future generazioni il ricordo di quegli eventi. Non solo con atti di cultura, ma anche attraverso atti simbolici e concreti».

Enrico Santi

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