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PROGETTO OPERA

Contro il bullismo
firmata l'alleanza
tra Comune e ateneo

La firma dell'accordo
La firma dell'accordo
La firma dell'accordo
La firma dell'accordo

In diretta streaming dalla sala Blu, il sindaco Federico Sboarina, la prorettrice dell’Università di Verona Donata Gottardi, Alessandra Cordiano professoressa associata di Diritto privato, Antonella Rossi referente O.P.E.R.A. e la presidente della commissione comunale Politiche sociali Maria Fiore Adami, sono nintervenuti alla firma del protocollo del progetto O.P.E.R.A. - Osservatorio per l'educazione al rispetto e all'autostima.

 

Gottardi: "Da tempo l'università, oltre alla didattica e alla ricerca ha una terza missione, che significa anche essere a disposizione del territorio. Questo protocollo rientra proprio in questa missione. L'adesione a questo osservatorio fa parte dell'impegno. Il tema dell'educazione, del rispetto e dell'autostima riguardano tutti noi nella vita quotidiana e anche nel ruolo di educatori". 

 

Sboarina: "Questa collaborazione fa percepire una università che non sta nelle aule ma che si mette al servizio della città con la sua ricerca, la didattica, la formazione".

 

Rossi: "Quando era nato questo progetto io già facevo parte dell'osservatorio del Miur, il cui obiettivo era farne nascere uno in ogni città. Presentai il progetto all'assessore Bertacco che subito disse 'sì, facciamolo'. Questa firma è stato l'ultimo tassello del percorso. L'obiettivo è stato mettere insieme associazioni, istituzioni, università ed è stato decisamente innovativo: l'osservatorio preparerà e metterà a disposizione delle scuole questionari, anche per capire cosa sta succedendo oggi nelle scuole, con l'idea di diventare pure una casa per le persone che hanno dei bisogni. Spero che il consiglio comunale faccia diventare Opera un proprio progetto, quindi permanente: da soli si va veloci, insieme si va dappertutto, diceva sempre Bertacco".

 

Adami: "Al centro del progetto non ci sono solo i ragazzi, ma tutta la famiglia. Soprattutto dopo il Covid, le cui conseguenze emotive si fanno sentire sui giovani. E' stato messo a punto un questionario, seguirà la rilevazione dei dati. trovare reali bisogni".

 

Per ora è stato realizzato un questionario la cui distribuzione è stata bloccata dall'emergenza Covid. Verrà distribuito entro ottobre dalle scuole dell'infanzia a quelle superiori, fino auspica Gottardi all'università, partendo da un determinato numero di istituti cittadini. I risultati dovrebbero essere pronti a gennaio. Le domande saranno per studenti, genitori, insegnanti, docenti, dirigenti con l'obiettivo di capire anche quale sarà la scuola che verrà, dopo il Covid: "Ci siamo resi conto ad esempio, per ora, che la didattica a distanza a provocato un calo della motivazione", ha detto Rossi. 

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