Per un giovane originario del Marocco l’accusa è estorsione perché, dopo aver conosciuto un sacerdote attraverso Grindr, app che favorisce incontri tra gay e bisessuali, gli aveva chiesto denaro per non rivelare questa debolezza.
Da luglio al 3 ottobre, giorno in cui il giovane è stato arrestato dai carabinieri, il sacerdote spaventato dalle conseguenze gli aveva consegnato in totale 3.890 euro. Ma stando alle richieste dell’estorsore avrebbe dovuto consegnare altri 5.000 per chiudere la pratica.
I due si erano scambiati immagini, anche intime. Lui lo aspettava fuori dalla chiesa, approfittava dell’imbarazzo e chiedeva soldi.
Arresto convalidato e il gip, ritenendo elevato il rischio di recidiva, ha disposto la custodia cautelare in carcere.