<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Corsa a sindaco

Comunali, Brugnaro (Coraggio Italia) dà il sostegno a Sboarina

.
Federico Sboarina e Luigi Brugnaro, intesa a Verona (foto Marchiori)
Federico Sboarina e Luigi Brugnaro, intesa a Verona (foto Marchiori)
Sboarina e Brugnaro, intesa a Verona (tweet Coraggio Italia)

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha siglato l’intesa per il sostegno di Coraggio Italia alle prossime elezioni amministrative al sindaco uscente di Verona, Federico Sboarina. «Venezia e Verona sono due realtà importantissime - ha osservato Brugnaro -, non sono certo io a doverlo dire, lo sono per il peso economico che rappresentano e soprattutto per il Veneto. Noi abbiamo un porto che è un hub molto rilevante, Verona è un Polo gigantesco turistico, anche del divertimento, quindi c’è grande sinergia tra le due città».

«La presenza di Coraggio Italia nella nostra squadra - ha affermato Sboarina - è importante perché è un partito di centrodestra con valori moderati e cattolici che appartengono alla maggioranza del paese e che sono i miei valori. Il partito si presenta a Verona adesso per le amministrative e si è già strutturato con il presidente della Prima circoscrizione Giuliano Occhipinti che è il coordinatore veronese. Sono soddisfatto per tre motivi. Quello amministrativo: l’asse Verona-Venezia è un fatto concreto, anche con la Regione, e abbiamo invertito il passato in cui Verona era periferia dell’impero. La stretta collaborazione durante il Covid e il biglietto unico Verona-Venezia sono solo gli ultimi esempi. Poi c’è il motivo personale, con Luigi Brugnaro c’è stata una intesa e una leale collaborazione da subito. Con le persone con che quali vai d’accordo il lavoro va più spedito e più efficace. Infine c’è la politica: Coraggio Italia è un partito nazionale che si impegnerà anche sulla piazza di Verona per diffondere i valori moderati di centrodestra» ha concluso Sboarina.

 

«Vogliono fare la riforma del catasto e noi abbiamo detto no. Quella roba lì la presidieremo perché non diventi un esproprio sulle case», ha detto Brugnaro, commentando il voto di ieri alla Camera sulla riforma del catasto. Per Brugnaro «la casa è uno dei beni-rifugio delle persone che lavorano. Dicono che vogliono riformare il catasto perché vogliono andare a cercare chi la casa non l’ha accatastata, o costruita in abuso. Su questo siamo d’accordissimo, ma non vorremmo che dietro a questo ci fosse la riclassificazione dei valori, in un momento del genere, in cui chi ha lavorato e sostenuto il Paese rischia di prendere una bastonata. Non abbiamo fatto accordi di centrodestra - ha infine precisato - noi rappresentiamo gli interessi di chi lavora e di chi quella casa se l’è pagata col sudore del suo sacrificio».

 

Suggerimenti