<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Problemi in ogni quartiere e in città

Code per gli uffici
postali, cresce
la protesta

Coda all'ufficio postale di San Michele (Perlini)
Coda all'ufficio postale di San Michele (Perlini)
Coda all'ufficio postale di San Michele (Perlini)
Coda all'ufficio postale di San Michele (Perlini)

Lunghe code fuori dagli uffici postali e ingressi contingentati. Succede anche a Verona come nel resto d'Italia e l'indignazione dei cittadini è la stessa. Che sia in centro o nella periferia cittadina, agli sportelli di via Cattaneo, di piazza Isolo, o di via Unità d'Italia a San Michele per esempio, gli utenti stanno pazientemente e diligentemente in coda fuori dallo stabile attendendo il loro turno.

 

Solleone o pioggia, si può entrare solo a chiamata. Quartiere che vai, code che trovi insieme all'esasperazione dei cittadini. La causa va ricercati per le norme anti Covid-19.

 

“E' una vergogna", commento un signore. "Non capisco perché non facciano entrare a sedere almeno gli anziani. Così è una cosa indecente". In coda sotto la canicola ci sono proprio spesso gli anziani, gli utenti che più frequentano le poste per ritirare la pensione o per pagare le bollette. Il protocollo negli uffici postali è rigido, le persone vengono servite una alla volta non appena si libera uno sportello nel più scrupoloso rispetto delle regole di distanziamento e dei divieti di assembramento.

 

Pur avendo scaglionato il pagamento delle pensioni e sottoscritto una convenzione con i Carabinieri che su richiesta consegnano la pensione a domicilio, le code per spedire o ritirare un pacco o una raccomandata, o pagare una bolletta, si allungano e si accorciano.

Anna Perlini

Suggerimenti