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Club per l’Unesco Una raccolta fondi per i nuovi poveri

Antonio Morabito
Antonio Morabito
Antonio Morabito
Antonio Morabito

«Disagio sociale e situazioni individuali economiche stanno affiorando drammaticamente». Lo sottolineano i soci del Club per l’Unesco di Verona impegnata in una campagna di sensibilizzazione e solidarietà. «Abbiamo organizzato una raccolta fondi tra i nostri soci per contribuire all’impegno di chi attenua le sofferenze dei più deboli», spiega il presidente, il cavaliere Antonio Morabito. Il club sta ultimando la raccolta per destinare un contributo economico alla mensa dei poveri dei frati del Barana a Borgo Venezia. «Qui arrivano persone che non hanno nulla di cui sfamarsi, un tempo extracomunitari, oggi anche famiglie italiane» prosegue Morabito. «Paradossalmente», spiega il presidente, «il virus Covid 19 si è diffuso senza distinzioni alcuna di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza proprio come recita l’articolo 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani». Tutti uguali davanti a un destino maledetto quanto imprevisto. «L’articolo 1 della Dichiarazione sancisce che tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Perciò dobbiamo essere consapevoli di fare parte di una famiglia umana mondiale». Oltre alla raccolta fondi, il club sta organizzando l’iniziativa«Intervista con…». I contributi di persone che svolgono attività lavorative diverse, tra cui imprenditori, farmacisti, insegnanti, manager, operai, artisti sono pubblicate sui canali social del Club «per evidenziare» conclude Morabito «problematiche lavorative comuni e prospettive future». •

M.U.

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