<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il caso

Citrobacter, un’altra
denuncia. Maternità
chiusa da 50 giorni

Il caso
La terapia intensiva neonatale di Borgo Trento è stata trasferitaIl padiglione 13 di Borgo Trento, utilizzato come terapia intensiva dopo la chiusura della maternità
La terapia intensiva neonatale di Borgo Trento è stata trasferitaIl padiglione 13 di Borgo Trento, utilizzato come terapia intensiva dopo la chiusura della maternità
La terapia intensiva neonatale di Borgo Trento è stata trasferitaIl padiglione 13 di Borgo Trento, utilizzato come terapia intensiva dopo la chiusura della maternità
La terapia intensiva neonatale di Borgo Trento è stata trasferitaIl padiglione 13 di Borgo Trento, utilizzato come terapia intensiva dopo la chiusura della maternità

Il bimbo di soli tre mesi dorme poco e continua a gridare dal dolore. E i genitori non sanno cosa fare. Sono impotenti di fronte a quelle urla che chiedono aiuto. È così dal 22 maggio scorso quando Paolo, nome di fantasia, è tornato a casa dall’ospedale dopo un periodo di cure. Paolo ha contratto il Citrobacter. Come lo aveva Nina che è morta nel novembre 2019 e altri due piccoli. Come lo hanno altri dodici bimbi.

E i genitori di Paolo non ci stanno. Hanno bussato alla porta dello studio dell’avvocato Guariente Guarienti e, d’accordo con il legale, hanno deciso di depositare una denuncia a carico di ignoti.

Paolo è nato il 30 aprile all'ospedale di Borgo Trento. Dove i reparti di terapia intensiva pediatrica e neonatale, così come il punto nascite, sono chiusi dal 12 giugno proprio per i diversi casi di citrobacter riscontrati.

 

L'articolo completo su l'Arena di edicola

 

Leggi anche
Inchiesta regionale su batterio-killer «Atto dovuto»

Giampaolo Chavan

Suggerimenti