<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
iniziativa dell'Uici

Ciechi e ipovedenti si incoraggiano in chat su «Restiamo uniti»

Persone cieche  e ipovedenti all'Uici
Persone cieche e ipovedenti all'Uici
Persone cieche  e ipovedenti all'Uici
Persone cieche e ipovedenti all'Uici

Da pochi giorni è già attivissima la chat «Restiamo uniti» nata su whatsapp, ideata dalla videpresidente Silvia Cepeleaga, dell'Unione italiana Ciechi e ipovedenti- Sezione di Verona e che ha ottenuto subito, fin dall'abbozzo dell'idea, l'approvazione del Consiglio della storica associazione scaligera diretta dalla neo eletta Patrizia Mirandola. La community è rivolta ai soci ciechi e ipovedenti di Verona e provincia che sono numerosissimi e l'iniziativa si prefigge, dimostrando di riuscirci appieno, di non far sentire sole le persone con handicap visivo e di dar loro l'opportunità di dialogare, scambiarsi informazioni utili, condividere emozioni ed esperienze di vita personale, lavorativa, familiare.

 

Lo scambio interpersonale a viva voce rappresenta un passo importante specie in questo periodo di distanziamento a causa del Coronavirus e che per i disabili della vista è ancora più arduo da affrontare. Il sentimento di solidarietà anima la chat, su cui si parla simpaticamente anche di cibo, dal menù vegetariano al brodo fino alle trippe alla parmigiana; si rivela magica l'empatia anche fra persone che non si sono mai incontrate prima. Emozionano i rapporti di amicizia sincera che si stanno creando, nonché la progettualità e il confronto di idee ed esperienze che si allargano a cerchi concentrici come accade quando si lancia un sasso nello stagno. Bello il gesto del tuffo, che riporta inoltre al titolo del libro scritto da Tommaso Daniele, storico ex presidente nazionale dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti il quale ha affidato alla bella immagine l'effetto che fa ciò che rompe l'immobilità e regala gradite sorprese quando si ha il coraggio di muovere le acque.

 

Dal buongiorno alla buonanotte, mai banali ma accompagnati da riflessioni, battute, brani eseguiti da chi suona uno strumento o intona una canzone, declama una poesia o racconta una barzelletta, i messaggi sono ogni volta un piccolo grande spaccato di vita che va a formare un mosaico che anche quando si deve cliccare «svuota tutto» per liberare la chat, rimane nella mente di ciascuno a comporre un paesaggio umano variegato. Non mancano inoltre tra i discorsi in chat le dritte tecnologiche su come usare bene smartphone e tablet con relative funzioni, indispensabili come l'aria a chi non vede o ipovede e ripone la propria fiducia in primis nell'ausilio «voice over» con cui si detta e si legge. Grande fonte di energia è dunque «Restiamo uniti», che si sta oltretutto stringendo forte attorno a Giancarlo in ospedale da mesi, dove ogni giorno con determinazione e empatia con gli amici dell'Uici fa progressi per poter tornare a camminare e a vivere. Iscrizioni all'Uici su appuntamento al numero 045 8003172.

Michela Pezzani

Suggerimenti