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All’Iper Tosano di Vago

Caveau sventrato
I ladri portano via
200 mila euro

L’Iper Tosano a Vago di Lavagno (foto Dienne)
L’Iper Tosano a Vago di Lavagno (foto Dienne)
L’Iper Tosano a Vago di Lavagno (foto Dienne)
L’Iper Tosano a Vago di Lavagno (foto Dienne)

 

Esperti e sicuri. I ladri che hanno messo a segno il colpo all’Iper Tosano di Vago di Lavagno in via della Scienza sapevano il fatto loro. E sapevano che potevano utilizzare tutto il tempo che serviva.

Le telecamere del grande supermercato della nota catena il cui patron è Anerio Tosano, hanno ripreso tre uomini. Che sono entrati, hanno sventrato il caveau con la fiamma ossidrica e svuotato dai soldi. Non paga, la banda, ha anche scassinato le casse continue alla ricerca di altro contante. Eppure gli allarmi sono scattati e la vigilanza ha inviato un uomo a controllare. Da anni l’azienda ha adottato un sistema di sicurezza interno, con una sessantina di dipendenti, ma quelli lavorano soltanto di giorno. La vigilanza notturna è affidata alla Civis.

 

«Erano circa le 23 quando è scattato l’allarme», spiega Zeno Chiarotto, responsabile della sicurezza dei Tosano, «i ladri sono entrati dal lucernario del magazzino e prima si sono fiondati sulle casse, ma dentro lasciamo soltanto una piccola cifra di fondo cassa, quindi hanno demolito con un piccone il muro dove si trova il caveau e con la fiamma ossidrica lo hanno sventrato. E lì il danno economico è enorme, c’era tutto l’incasso della giornata. Superiamo i duecentomila euro, oltre a tutti i danni strutturali».

Aggiunge Chiarotto: «Resta incomprensibile come sia stato possibile, nonostante l’allarme sia scattato subito dopo l’intrusione e abbia continuato a suonare, che non sia stato possibile fermare i ladri. Come da procedura, quando l’allarme è scattato la Civis ha inviato sul posto la guardia, ma si è limitata a stare all’esterno e non ha visto niente. Abbiamo verificato che i ladri sono rimasti all’interno fino alle 4 del mattino. È stato il nostro direttore alle 4.30 quando è andato a lavorare ad accorgersi di quello che era accaduto».

Sul posto oltre a Chiarotto, ieri mattina c’era anche il figlio di Anerio Tosano.

«Vorrei non dovermi occupare di queste cose», ha detto il patron Tosano, «per noi resta incomprensibile che la vigilanza non si sia accorta di nulla, dalla sala operativa vedono attraverso le telecamere, gli allarmi hanno continuato a suonare. Cercheremo di capire qualcosa in più. Siamo molto orgogliosi della nostra vigilanza interna, crediamo molto in questo progetto perchè ritengo che lavorare sul proprio dia maggiori stimoli e attenzioni, di certo non posso dire di essere orgogliosi della vigilanza notturna», conclude Tosano.

Alessandra Vaccari

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