Serrande giù «per coronavirus» anche al Caffè & Parole di piazza Duomo.
Ad annunciarlo, oltre al cartello affisso all’ingresso, con un laconico Chiuso per ferie dal 28 febbraio al 2 marzo, un post pubblicato questa mattina sulla pagina Facebook dell’esercizio.
Da cui, in sintesi, si apprende: «A causa del drastico calo di clientela, dovuto a psicosi e fobie ingiustificate, abbiamo deciso di fermarci anche noi. Abbiamo resistito tutta la settimana, ma essendo abituati a garantire la qualità dei prodotti, ci siamo ritrovati a gettare enormi quantità di cibo troppo spesso. Augurandoci che questo clima negativo si allenti, da martedì siamo pronti a tornare, sempre con il sorriso, e felici di fare questo lavoro».
Scelta sofferta «ma necessaria», aggiunge dal vivo la titolare Roberta Burattin. «L’effetto coronavirus si è fatto sentire già dallo scorso sabato, con la quasi totale assenza di stranieri. E salvo qualche affezionato cliente della domenica, anche nel giorno per noi clou della settimana la differenza è saltata all'occhio. Martedì siamo stati addirittura costretti a buttare metà delle brioches e altre eccedenze (salvo qualche generosa donazione ai bisognosi del quartiere, ndr), perché se c’è un servizio su cui la nostra clientela deve poter contare è la freschezza degli alimenti». Ad acuire la situazione ci hanno pensato «l’apertura a orario ridotto del duomo, nei giorni festivi colmo di fedeli che poi passano da noi, l’annullamento di funzioni anche importanti, come le Ceneri, e la sospensione di attività parrocchiali, che sui flussi del weekend fanno la loro parte».
Ogni giorno un’escalation di perdite, insomma. Fino a optare per la temporanea chiusura. «Con il rammarico di dover lasciare a casa anche due nostri dipendenti. Alcuni avventori – racconta l’esercente - entravano con la mascherina, altri si passavano le mani con l’igienizzante, e qualcuno, alla vista di persone di provenienza orientale, si affrettava a lasciare il locale. Tanti hanno paura di rimanere contagiati dalla semplice vicinanza. Che un ristretto spazio come il nostro è certamente più favorita, ma non può giustificare certe, eccessive, reazioni. Da Caffè & Parole, inoltre, la pulizia è primaria. E certe specifiche precauzioni igienico-sanitarie avevamo già iniziato ad adottarle prima dell'allerta».