Nel primo trimestre 2019, rispetto un anno fa, i reati in Veneto sono calati del 5,7% e sono scesi del 34,15% gli stranieri in accoglienza. E anche a Verona il calo di reati e di stranieri accolti è significativo.
Lo rileva il Viminale nell’analisi del bilancio del Decreto Sicurezza. In particolare, a Belluno -4,2% di reati, -5,6% a Padova, -0,3% a Rovigo, -11,6% a Treviso, -7,9% a Venezia, -2,4% a Verona, -2,8% a Vicenza.
Si sono ridotti anche gli stranieri ospiti delle strutture di accoglienza. In tutta la regione erano 11.959 al 13 maggio 2018, diventati 7.875 al 13 maggio 2019 (-34,15%): a Belluno -45,44%, -23,68% a Padova, -36,61% a Rovigo, -36,11% a Treviso, -46,04% a Venezia, -25,53% a Verona, -40,47% a Vicenza.
Con il Decreto Sicurezza Bis il Viminale individua nuove misure per potenziare la lotta alla immigrazione clandestina e tutelare le Forze dell’ordine. Un secondo tassello fondamentale dopo l’adozione del Decreto Sicurezza che, alla fine del 2018, ha fornito strumenti innovativi per allontanare clandestini e delinquenti, per rafforzare la sicurezza urbana con fondi e poteri ai sindaci contro le grandi piazze di spaccio e il degrado urbano.
Sono stati ottenuti notevoli tagli agli sprechi riducendo i costi dell’accoglienza: circa 400 milioni di euro, reinvestiti in un piano straordinario di assunzioni per 8mila donne e uomini di forze di Polizia e vigili del fuoco. «Abbiamo segnalato agli amministratori locali - spiega il ministro dell’Interno Matteo Salvini - nuovi strumenti, in collaborazione con le prefetture, per aggredire le grandi piazze di spaccio, isolare balordi e sbandati, per effettuare sgomberi. Auspico che i sindaci sappiano utilizzarli al meglio, mentre il piano che rinforzerà tutte le questure d’Italia sarà decisivo per ridurre ulteriormente la criminalità».