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SOLIDARIETÀ

Bpm e Airc alleati
contro il cancro
«Vicini al territorio»

Da sinistra, Niccolò Contucci e Carlo Fratta Pasini alla presentazione della convenzione FOTO MARCHIORI
Da sinistra, Niccolò Contucci e Carlo Fratta Pasini alla presentazione della convenzione FOTO MARCHIORI
Da sinistra, Niccolò Contucci e Carlo Fratta Pasini alla presentazione della convenzione FOTO MARCHIORI
Da sinistra, Niccolò Contucci e Carlo Fratta Pasini alla presentazione della convenzione FOTO MARCHIORI

Banco Bpm e Fondazione Airc insieme per guarire il cancro. Un impegno che i due soggetti hanno recentemente messo nero su bianco e che, tramite una serie di eventi, divulgheranno in tutti i territori. A partire da Verona, dove ieri, nella sala convegni del Banco Bpm si è tenuta la prima tappa del tour di presentazione dell’accordo. Una partnership grazie alla quale, per la durata di cinque anni, l’istituto di credito si schiererà al fianco di Airc in tutte le iniziative di raccolta fondi a sostegno della ricerca scientifica e della divulgazione di una corretta informazione sulla prevenzione, diagnosi e cura dei tumori. Mettendo a disposizione le proprie filiali e facendo da ponte con nuovi potenziali donatori, dai dipendenti, ai clienti ad altri partner. «D’altro canto, far parte di un territorio significa non solo lavorare con i suoi principali attori, famiglie e imprese, ma anche restituire beneficio attraverso iniziative di valore come questa, capaci di generare ricadute sia sulla comunità locale che sullo sviluppo del Paese», ha sottolineato il presidente del Banco Bpm Carlo Fratta Pasini. Parole chiave, territorio e comunità, anche per la Fondazione Airc, composta da 17 comitati regionali, 20mila volontari, 4 milioni e mezzo di sostenitori, 5mila ricercatori occupati nei laboratori di tutta Italia. «Attenzione al territorio – ha aggiunto Niccolò Contucci, direttore generale di Fondazione Airc – vuol dire sì raccogliere fondi, ma soprattutto restituirli alla comunità attraverso l’impegno dei ricercatori, valorizzando ogni singolo euro che riceviamo dalle donazioni e garantendo che essi siano destinati solo alla migliore ricerca sul cancro». Significativo questo battesimo veronese di un’alleanza che, «come Airc Veneto Trentino Alto Adige, ci consentirà di apportare al territorio scaligero un ulteriore contributo», ha detto il presidente Antonio Maria Cartolari, ricordando le proficue relazioni già avviate con l’Amministrazione comunale e il mondo della scuola, «al quale offriamo una ricca proposta di laboratori, testimonianze di ricercatori e volontari in classe, nonché formazione e aggiornamento per gli insegnanti». Le campagne nazionali di informazione e raccolta fondi, infatti, tra cui Le Arance della Salute, l’Azalea della Ricerca, i Cioccolatini della Ricerca (da quest’anno distribuiti anche nelle filiali di Banco Bpm), «hanno già permesso grandi passi avanti, tanto che oggi i pazienti oncologici guariscono in più del 50% dei casi», e solo il Comitato regionale è ad oggi coinvolto in 45 progetti di ricerca, che godono di oltre 6milioni di euro fi finanziamenti già deliberati (oltre 100mila i donatori). E in cui gioca un ruolo attivo anche l’ateneo scaligero. «I fondi Airc ci stanno accompagnando nell’obiettivo di capire - spiega ricercatore universitario Vincenzo Corbo - se è possibile identificare le vulnerabilità del tumore del pancreas e se si possano essere utilizzare per migliorare l’aspettativa e qualità di vita dei pazienti. Inoltre, con lo Start Up grant di Airc ho potuto creare il “mio” laboratorio, accedere ai fondi internazionali, e fare squadra con importanti gruppi di ricercatori mondiali». • F.SAGL.

F.SAGL.

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