<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La denuncia

Borgo Trento, sosta selvaggia senza limiti: «Va trovata una soluzione»

BORGO TRENTO SOSTA SELVAGGIA (FOTO CERPELLONI)

Nei fine settimana riemerge nel quartiere di Borgo Trento il problema della sosta selvaggia. Non è una novità, ma con le festività ritornano tutte le problematiche del caso e i residenti protestano perché le auto rimangono in divieto di sosta anche per molte ore. È un copione che si ripete soprattutto nelle sere dei fine settimana e festivi relegando il quartiere che ospita l’ex Arsenale a diventare un grande parcheggio ben oltre le strisce bianche e blu. 

Sono in molti, infatti, a lasciare la propria auto ovunque vi sia uno spazio e incuranti della disponibilità di posti a disposizione nel parking interrato di via Cappellini. Oramai, la sosta selvaggia notturna è una consuetudine che non risparmia nemmeno le strisce pedonali o gli spazi lungo i new jersey che delimitano il cantiere di viale della Repubblica. 

Molti sono addirittura incuranti di lasciare la vettura sotto i segnali di divieto di sosta, e ciò capita anche in ogni ora del giorno, o non si preoccupano di creare pericolose strettoie, come nel caso della galleria di piazzale Cadorna. «Di fronte ai comportamenti irrispettosi del Codice della strada da parte degli automobilisti occorre un’azione coordinata per tutelare i residenti», commenta la presidente della seconda circoscrizione, Elisa Dalle Pezze (Pd). «Da un lato nell’immediatezza servono maggiori controlli nei quartieri a ridosso del centro storico, in particolare nei fine settimana; dall'altro bisognerebbe ridefinire il piano della sosta e le modalità di raggiungere il centro in termini di mezzi, controllo dei flussi e sistema di permessi. Uno dei tanti temi che avrebbe dovuto affrontare il Pums (Piano urbano per la mobilità sostenibile) non ancora approvato».

Nel marzo 2019, la seconda circoscrizione accoglieva all’unanimità una proposta della Lista Tosi per contrastare un divieto quasi sempre ignorato sotto i portici dei civici 5 e 6 in piazzale Cadorna. L’idea prevedeva di trasformare l’attuale linea bianca che delimita la carreggiata in stalli per moto e motorini. Non si trattò di una novità: infatti, gli stalli per le due ruote si sono rivelati utili poco distante, in Largo Marzabotto, afflitto dallo stesso problema di sosta selvaggia. Ma nulla è stato ancora fatto. Come pure in via Todeschini, dove il problema sono le auto parcheggiate all’incrocio con le vie Monte Pasubio e Abba accanto alle aree verdi. Anche qui non si è fatto ancora nulla e le auto rimangono in mezzo all’incrocio. Un altra zona di sosta selvaggia costante è il tratto di viale della Repubblica che inizia dall’incrocio con via Todeschini sulla destra con direzione centro storico. Qui, le auto sono lasciate al di sotto di un cartello che indica il divieto di sosta con rimozione tutto il giorno. 

Il Consiglio nel febbraio 2018 disse «sì» anche a una proposta della commissione Mobilità (coordinata da Alberto Grigoletti, Lega Nord) di rivedere tutta l’area compresa dall’ansa del fiume Adige: da piazza Vittorio Veneto ai ponti Garibaldi, della Vittoria e Scaligero con fasce a pagamento estese sino alle 22 negli stalli blu, compresi i giorni festivi.M.C.

Marco Cerpelloni

Suggerimenti