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Il consigliere regionale rischia la ricandidatura

Bonus, Montagnoli: «Ricevuto ma donato». La Lega non ricandiderà lui e gli altri

Alessandro Montagnoli
Alessandro Montagnoli
Alessandro Montagnoli
Alessandro Montagnoli

«Sì, il bonus di 600 euro l’ho ricevuto, ma a fare la richiesta era stata mia moglie, in buonafede. Quei soldi li ho dati in beneficenza per l’emergenza Coronavirus». Alessandro Montagnoli, consigliere regionale veronese della Lega, (ed ex parlamentare) confessa di aver beneficiato dell’aiuto alle partite Iva per l’emergenza Covid. Lo ha spiegato al governatore del Veneto Zaia, che sta indagando su chi ha avuto il bonus: ora rischia la candidatura e una sospensione. Il consigliere ha anche spiegato in un post sul suo profilo Facebook la sua versione dei fatti:

 

 

Montagnoli non è l'unico consigliere regionale leghista ad aver chiesto il bonus per le partite Iva. Con lui c'è il collega Riccardo Barbisan e il vice presidente della giunta Zaia, Gianluca Forcolin.  Lo confermano fonti interne al Carroccio veneto. A presentare la domanda per il bonus, non concesso peraltro, per Forcolin, sarebbe stata, sulla base delle sue dichiarazioni, la sua socia. Barbisan ha invece ottenuto il bonus ma ha prodotto documenti che attestano che ha immediatamente devoluto la somma in beneficenza.

 

AGGIORNAMENTO ORE 19.30

Alessandro Montagnoli, Riccardo Barbisan e il vicepresidente veneto Gianluca Forcolin non verranno ricandidati dalla Lega. È l'orientamento espresso dall'ex ministro e coommissario del Carroccio in Veneto, il veronese Lorenzo Fontana: «Hanno fatto una grande sciocchezza».

 

 

 

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